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NOTTI AL FREDDO «Angeli» in Stazione Due centri per senza tetto Fondazione Exodus e City angels: lemergenza povertà è in aumento DI ANDREA GARNERO I l gelo assassino della notte. Senza tetto sparsi qua e là per le vie di Milano. Chi sdraiato su una panchina in qualche stazione, chi sotto i portici in piazza Diaz. Qualcuno non sopravvive. Fondazione Exodus e City angels però non li abbandonano, come le altre istituzioni cittadine. Realizzati grazie al contributo di Grandi Stazioni e Ferrovie dello Stato sono stati infatti inaugurati due centri accoglienza nel sottopasso fra via Tonale e via Pergolesi (zona Centrale). Un percorso lungo quello di Exodus, incominciato quasi ventanni fa, ma sempre con lo stesso obiettivo: aiutare le persone in difficoltà a migliorare la loro vita e a togliersi dalla strada. Unopera che « grazie alla tenacia e alla buona speranza di cambiare, ha portato risultati positivi perché nessuno si è mai perduto», ha spiegato il presidente della Fondazione, don Antonio Mazzi. Tante e diverse le funzioni del Centro. Dallo spazio di sosta, perché clochard ed extracomunitari possono sostare al caldo dellufficio senza limiti di tempo (compatibilmente con lafflusso delle persone) a quello di prima assistenza, per portare soccorso immediato a persone in condizioni critiche. Il centro Sos in piazza Luigi di Savoia era soggetto ad accessi giornalieri variabili fra 40 e 120 unità. Per il nuovo spazio, si stimano da 50 a 120 utenti. È un luogo dorientamento: aiuta a trovare un lavoro, accompagna pratiche burocratiche (carte didentità), si utilizza sia la fotocopiatrice sia il telefono per contattare per esempio la famiglia. Una «piazza» dove sorgeranno una scuola per perfezionare la lingua italiana e laboratori dinformatica, scrittura e musica. Cura ed igiene personale sono condizioni fondamentali per il contenimento del degrado della vita di strada. Si ipotizza quindi luso di una lavatrice e asciugatrice due volte la settimana. È prevista infine, linstallazione di due sportelli: uno legale, formato da avvocati volontari presenti due volte a settimana, laltro psicologico per ascoltare, consigliare e prevenire. Piazza Duca dAosta, 4 Novembre e Luigi di Savoia. Fino a qualche anno fa non erano altro che zone di spaccio e prostituzione. Oggi, per i City angels o angeli della Stazione Centrale, «cè meno esigenza sicurezza ma più emergenza povertà. Una volta i senza tetto erano al 50% italiani e al 50 stranieri. Oggi l80% è extracomunitario. Una massa di gente che chiede aiuto, dalle coperte ai vestiti. E noi cerchiamo di non dare soltanto il pesce, ma daiutarli a pescare», ha affermato il presidente dei City angels, Mario Furlan. Ogni inverno, squadre di volontari si mobilitano per soccorrere centinaia di senzatetto, ha sootolienato don Mazzi, accennando una critica al tempismo del Comune. «Le parole di don Mazzi mi risultano strane ha replicato lassessore alle Politiche sociali, Mariolina Moioli . Don Mazzi sa quanto il Comune sta facendo per allargare la capacità di accoglienza in città. Mi permetto di ricordargli che sarebbe bastato alzare il telefono prima che lemergenza freddo scoppiasse: il piano del Comune è attivo dalla metà di novembre ». Per la Stazione Centrale, «è ancora presto per parlare di sicurezza. La situazione è in parte migliorata, merito certamente non solo delloperazione sicurezza del Comune o del riassetto architettonico, ma soprattutto del recupero degli emarginati tolti dalla strada per dare loro un futuro migliore », ha spiegato il responsabile di Sos stazione Centrale, Maurizio Rotaris. La speranza è che quel tunnel poco illuminato e sporco dallo smog di via Tonale, «un giorno dipinto con luminosi disegni, possa diventare il tunnel della speranza per molte persone. Ovviamente prima però, bisogna chiedere il permesso per i graffiti nel tunnel al vice sindaco De Corato, altrimenti si viene multati», ha scherzato don Mazzi.