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Racconti di vita Dal 7 luglio 2008 torna, alle 23.45 su Rai Tre, Racconti di vita Sera di Giovanni Anversa e Alessandro Scalco con la supervisione artistica di Andrea Dorigo e a cura di Patrizia Vacchio. Otto documenti filmati per conoscere come le persone affrontano le difficoltà della vita. Otto documentari per incontrare storie di straordinaria umanità. Otto finestre aperte sullItalia che non vediamo in tv. Laurella, Eva e Luna. Rina e Maria. Maura, Carla e Pasquale. Giulia e Alessandra. Lorenzo, Alessia e Leonardo. Marco, Stefania, Victor, Antonio e Ludmilla. Walter, Simone, Federico, Giacomo, Lucia e Gabriele. Michela e Mariella. Nomi comuni, nomi come tanti. Non sono comuni le loro storie che Giovanni Anversa mette al centro della quarta edizione di Racconti di vita-Sera. Nomi che raccontano una Italia che non vediamo rappresentata in tv ma che ci interpella con forza perché ci fa riflettere sulla vita, sui diritti, sul futuro. Transitalia di Vincenzo Saccone (7 luglio) ci mette di fronte alla lotta quotidiana di tre persone transessuali che vogliono esistere con pienezza di vita e di diritti, Madri per sempre di Elisa Bolognini (14 luglio) dà voce al dolore di due mamme a cui la violenza politica ha strappato i figli, Uno su mille di Vincenzo Saccone (21 luglio) entra nella vita di chi convive con la sclerosi multipla, Lo specchio vuoto di Angela Buffone (28 luglio) riflette le storie di chi lotta contro anoressia e bulimia, Ragazzi italiani di Elisa Bolognini (4 agosto) è uno sguardo su tre under 18 che restituiscono unaltra idea delle nuove generazioni, Bar boon band di Raffaella Pusceddu (11 agosto) esplora il mondo di un gruppo di senza fissa dimora che alla Stazione Centrale di Milano ha scoperto musica e poesia per sopravvivere, Il purgatorio di Raffaella Pusceddu (18 agosto) è lo spettacolo che racconta lesperienza di teatro integrato del Laboratorio Piero Gabrielli di Roma, Palermitane di Angela Buffone (25 agosto) ha come protagoniste due donne di Palermo vittime di quella violenza che mette insieme la subcultura mafiosa e listinto maschilista.