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marinellastangherlin@libero.it,RCM Service GW writes: >31/10/2012 09:40:22 > >MOZIONE DEL LICEO PARINI 30 OTTOBRE 2012 >La Legge di Stabilità, nelle norme che riguardano la scuola, sta >determinando forti proteste da parte >del personale e un clima di preoccupante tensione nelle scuole. >Le misure previste non hanno alcuna motivazione correlata agli aspetti di >modernizzazione né >tantomeno di avvicinamento ai livelli europei, ma puntano semplicemente al >recupero di risorse >finanziarie. >I docenti italiani hanno un carico settimanale di ore di lezione in classe >superiore alla media europea >sia nella scuola primaria (22 contro 19,6) sia nella secondaria superiore >(18 contro 16,3) e >praticamente identico nella scuola media (18 contro 18,1). Sono in classe >per un maggior numero >di ore dei loro colleghi francesi, austriaci, finlandesi e come tedeschi e >belgi a voler guardare le >nazioni più sviluppate dellarea euro. >Non cè dunque alcuna ragione plausibile per obbligare a 24 ore >di lezione. >È una logica sbagliata quella che sottende allaumento delle ore >di insegnamento. Va considerato >che si tratta di ore di insegnamento, di didattica, che richiedono >programmazione, preparazione, >professionalità e che vengono svolte molto spesso in presenza di >classi con tantissimi alunni. >Non è in questo modo che si dà qualità allistruzione. >È assurdo pensare che ci possa essere un decreto, approvato dal >Parlamento, che cancelli il contratto >di lavoro, aumenti gli obblighi di servizio, riduca la retribuzione. >Le misure sulla scuola rappresentano dunque una palese ingiustizia: >- perché sono state introdotte dal Governo senza alcun confronto con >il sindacato; >- perché annullano il contratto di lavoro in materia di orario e >retribuzione; >- perché innalzano arbitrariamente le ore di insegnamento, abbassando >la qualità dellistruzione; >- perché sottraggono opportunità di lavoro per decine di migliaia >di docenti precari; >- perché riducono di fatto le retribuzioni, già ferme per il >blocco del contratto e tra le più basse >dEuropa. >Un intervento che avrebbe effetti così negativi e così gravi sul >personale docente, privandolo di >fatto di una regolamentazione contrattuale nel rapporto di lavoro, è >inaccettabile. Il rischio concreto >è che, oltre a incidere negativamente sulla qualità della >didattica, la modifica dei carichi orari possa >rivelarsi ingestibile sul piano organizzativo e di gestione delle >attività scolastiche. >Per questo motivo i docenti del Liceo Parini, riservandosi ulteriori >iniziative, fin da subito >decidono di aderire alla mobilitazione già in corso in molte scuole >mediante le seguenti iniziative: >· immediata sospensione delle attività non obbligatorie non >ancora avviate >· sensibilizzazione degli studenti (mediante comunicati informativi) >laddove le iniziative fossero >state già avviate >· assemblea sindacale in orario di servizio che si terrà >contemporaneamente in tutte le scuole il 13 >novembre >APPROVATO ALLUNANIMITÀ