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spiffera73@libero.it,RCM Service GW su Lunedì, Gennaio 24, 2005 alle 11:57 AM ha scritto: >24/01/2005 10:57:46 > >Forse questa mail vi stupirà, ma ho davvero bisogno di aiuto anche se il >prblema può sembrarvi banale. Ho da sei anni una relazione con un uomo, >molto più grande di me, e da un anno e mezzo conviviamo, lui fa uso di >droghe leggere. All'inizio era una cosa occasionale, poi l'uso è >diventato sempre più frequente, fino a creare notevoli problemi fra di >noi. Sono sei anni che lotto per far smettere a questa persona di far uso >di quelle sostanze, ma nessuna tecnica ha funzionato: il silenzio, i >litigi, l'ultimatum, il ragionamento logico, l'umiliazione avanti agli >altri e le dimostrazioni scientifiche, nulla è servito. Ormai ho capito >che per lui non è uno sfizio, come sostiene, ma una necessità, perchè nei >momenti di difficoltà riprende l'uso sempre più frequente e intenso. Ora >il problema si è aggravato, da circa 20 giorni ho scoperto di aspettare >un figlio, ma purtroppo nelle condizioni in cui è il nostro rapporto, >deteriorato forse in maniera definitiva, non me la sento di portare >avanti questa gravidanza, non voglio avere un figlio da un "drogato". Lo >chiamo tale non per l'entità dell'uso delle sostanze, ma per la >dipendenza ormai totale che ha da quelle sostanze. Vi prego datemi >qualche consiglio. Grazie. > <LA VITA CHE PORTI DENTRO DI TE VA OLTRE LE BRUTTURE CHE CI POSSONO CIRCONDARE. NON LASCIARTI TRASCINARE DA CHI SCEGLIE L'ABORTO, OSSIA LA NON VITA. FALLO PER TE MA SOPRATTUTTO PER IL TUO COMPAGNO!! SALUTI ANNA COMANDULLI