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pariot@hotmail.com,RCM Service GW writes: >05/04/2006 14:53:02 > >04-04-2006, ore 10:50:22 >fonte Aduc > >Italia. Ecco le quantita' della commissione del ministero > > Cinquecento milligrammi di cannabis, 750 milligrammi di cocaina, 250 >milligrammi di eroina, 750 milligrammi di MDMA (ecstasy), 500 milligrammi >amfetamina e 150 microgrammi di Lsd: sono queste, secondo quanto anticipato >all'agenzia Ansa, le quantità massime consentite per il consumo >personale, stabilite dal governo. >Le quantità massime consentite oggi sono decisamente superiori alle >"modiche quantità giornaliere" stabilite dalla precedente >legge, la Iervolino-Vassalli, e anche a quanto prevedeva il ddl Fini, poi >modificato fino alla legge attuale. La Iervolino-Vassalli consentiva >infatti un massimo di 100 milligrammi di eroina, 150 di cocaina, mezzo >grammo di cannabis, mezzo grammo di Mdma, altrettanto di amfetamina e 50 >microgrammi di Lsd . Il ddl Fini, invece, prevedeva una soglia quantitativa >di 200 mg di eroina, 500 mg di cocaina, 250 mg di cannabis, 300 mg di Mdma. >Per amfetamina e Lsd le quantità erano le stesse della >Iervolino-Vassalli. >Alle "soglie" di quantità massima detenibile, al di sopra >delle quali scatta la denuncia penale, si è arrivati - è stato >spiegato - partendo dalla "dose media singola", cioé >"la quantità di principio attivo per singola assunzione idonea a >produrre, in un soggetto tollerante e dipendente, un effetto stupefacente o >psicotropo". Questa dose media singola è stata quindi >moltiplicata per un numero (il "moltiplicatore variabile"), >individuato in base alle caratteristiche di ciascuna classe di sostanze, >con particolare riguardo al "potere di indurre alterazioni >comportamentali e scadimento della capacità psicomotoria". Per la >cannabis, ad esempio, il moltiplicatore individuato è 20, in quanto si >è ritenuto che questa sostanza sia molto diffusa e comporti >un'alterazione del comportamento "relativamente bassa". Per la >cocaina e per gli altri stimolanti (ecstasy e amfetamina), invece, è >più basso (5), a causa dell' "alta pericolosità sotto il >profilo dell'alterazione comportamentale e della >performance psicomotoria". In mezzo sta l'eroina, con moltiplicatore >10, per "la particolare alterazione comportamentale e della >performance psicomotoria e l'intenso condizionamento psicofisico". >Più bassi (3) i moltiplicatori per gli allucinogeni, Lsd in testa. >Moltiplicando, perciò, la dose media singola per il moltiplicatore >variabile, si è arrivati alla quantità massima detenibile, sempre >di principio attivo, senza rischiare la denuncia penale: 250 mg per >l'eroina, 750 mg per la cocaina, 500 per la cannabis, 750 per l'ecstas y, >500 per l'amfetamina e 0,150 per l'Lsd. Queste quantità di principio >attivo corrispondono, sostanzialmente, come sostanza lorda, a: 1,7 grammi >di eroina, calcolando un 15% di principio attivo; 1,6 grammi di cocaina >contenente un 45% di principio attivo; 5 grammi di marijuana e hashish al >10% di principio attivo; 5 compresse di ecstasy o di amfetamina e 3 >francobolli di Lsd. Al di sopra di questi quantitativi, >insomma, scatta la denuncia penale, a meno che il consumatore non dimostri >la destinazione all'uso esclusivamente personale della droga. Ma la >quantità, ha ribadito il ministro Carlo Giovanardi, non è l'unico >parametro indicato dalla legge per definire se si tratta di consumo >personale o di spaccio: ci sono anche la modalità di presentazione >della sostanza e le altre "circostanze dell'azione", per esempio >se si viene trovati in possesso di grandi quantità di denaro. Se >l'autorità giudiziaria, quindi, decide che, da tutti questi parametri, >risulta che la sostanza detenuta serve allo spaccio, scatta la denuncia >penale. > >Quelli stabiliti dal Governo sulla base dei parametri scientifici >individuati dalla commissione di esperti, sono "parametri >ragionevoli": lo ha detto il ministro Carlo Giovanardi, nella >conferenza stampa per presentare le tabelle attuative della nuova legge >sulla droga. Il ministro ha ribadito che "un ragazzo con uno spinello >non andrà in galera" e che a questo proposito sono state dette >"balle colossali". Le tabelle, ha aggiunto, sono "elementi >per uscire dalla discrezionalità". L'arresto quindi, ha spiegato >Giovanardi, scatta quando è evidente lo spaccio: "il >tossicodipendente trovato con delle sostanze stupefacenti rischia al >massimo una denuncia a piede libero", in attesa dell'analisi delle >sostanze. Le tabelle, quindi, ha detto ancora il ministro, sono >"elementi per uscire dall' attuale situazione di assoluta >discrezionalità da parte del magistrato". La commissione di >esperti continuera' il suo >lavoro nei prossimi mesi, per approfondire e per monitorare la situazione, >che è "in continua evoluzione". Le tabelle saranno inserite >in un decreto a firma del ministro della Salute ad interim, Silvio >Berlusconi, di concerto con quello della giustizia, sentito il Dipartimento >antidroga. > >Il governo vuole sbattere ragazzi in carcere per 15 spinelli. A lanciare >"l'allarme", cosi' il segretario di Radicali Italiani Daniele >Capezzone. A New York il limite è "56 volte più alto, a >Mosca 40 volte e in Canada e nel resto d' Europa 30 volte". >"L'Italia rischia di diventare paradiso dei trafficanti, e inferno dei >ragazzi piccoli consumatori. E' noto infatti che i ragazzi, proprio per non >incontrare di frequente gli spacciatori e per non entrare costantemente in >contatto con la criminalità, tendono ad acquistare qualche spinello in >più". Capezzone lancia quindi un "appello" ai genitori: >"Può magari dispiacervi che vostro figlio si faccia una canna. Ma >non é peggio sapere che, per una simile sciocchezza, si rischia la >perquisizione, l'arresto, il processo, la spesa di 4mila euro per >l'avvocato e di altri 4mila per il perito, e poi 6 anni di carcere?". > > >"Le tabelle della legge sulle droghe sono un manifesto ideologico e >un'aggressione dogmatica ai consumatori di cannabis che addirittura vengono >penalizzati più dei consumatori di cocaina". Lo dice Giusto >Catania, eurodeputato del Prc. "I cosiddetti esperti del governo >Berlusconi-Fini collocano l'Italia fuori dall'Europa, la classificazione >delle sostanze in un'unica tabella è una follia e l'eliminazione della >distinzione tra droghe leggere e pesanti è un obbrobrio scientifico. >E' evidente che siamo davanti ad un provvedimento elettorale che vuole >lanciare messaggi precisi ai settori più retrivi e reazionari del >Paese". > >"Il ministro Giovanardi ignora o sembra ignorare che già con la >normativa vigente ben cinque giovani si sono suicidati negli ultimi tre >anni perché accusati di spaccio per piccole quantità di >cannabis": è quanto afferma il responsabile tossicodipendenze >della Cgil, Giuseppe Bortone. "Con l'obbligo di procedere penalmente >sopra una quantità che resta molto bassa di principio attivo forze >dell'ordine e magistrati saranno costretti a inasprire la loro >attività nei confronti dei giovani consumatori, tanto più esposti >quanto più sono lavoratori di condizioni modeste abitanti in piccoli >centri". > >"Una legge elettorale fatta sulla pelle dei giovani consumatori di >cannabis, che vengono trattati alla pari degli spacciatori di >cocaina". E' duro il giudizio di Paolo Ferrero, della segreteria >nazionale di Rifondazione comunista. "Invece di affrontare seriamente >un fenomeno come quello delle sostanze si è giocato fino all'ultimo >con il pallottoliere, stabilendo in maniera arbitraria la dose oltrepassata >la quale un consumatore viene considerato spacciatore". "In >questo balletto di cifre si è determinata una situazione paradossale, >di fatto una sostanza leggera come la cannabis è meno tollerata di una >sostanza pesante come la cocaina, 500 milligrammi per la prima 750 >milligrammi per la seconda. Sembra una legge pensata per la mafia se >pensiamo che la cocaina è enormemente più redditizia per gli >spacci atori". "Appena manderemo a casa Berlusconi cancelleremo >questo scempio e lanceremo nel paese la nostra sfida >antiproibizionista, prevedendo l'ipotesi di autocoltivazione della cannabis >per consumo personale". > >"E meno male che la sinistra 'capezzonizzata' diceva che, con la legge >Fini, chi fuma uno spinello viene sbattuto in galera... 500 milligrammi di >principio attivo contenuto nella cannabis detenuta, sono l'occorrente per >oltre 20 spinelli. A casa nostra, chi va in giro con tali quantità di >sostanze stupefacenti in tasca non è perché ne vuole fare mero >uso personale, ma perché vuole spacciarle o comunque cederle ad >altri". Lo dichiara il senatore Riccardo Pedrizzi, responsabile >nazionale di AN per le politiche della famiglia. "Dopo la fissazione >delle tabelle si può dire a maggior ragione che chi è contro la >legge Fini é a favore degli spacciatori, vuole che essi possano >continuare, tranquilli, indisturbati e impuniti, a vendere morte ai nostri >figli. Magari davanti alle scuole". "Va ricordato che la legge >Fini, per stabilire quando, da semplici consumatori, passibili di mera >sanzione amministrativa, si diventa spacciatori, >meritevoli di sanzione penale, non prevede solo il parametro della >quantità di principio attivo contenuto nella sostanza detenuta, un >parametro che comunque rimane importante perché certo, oggettivo e >attendibile, ma anche criteri come la presenza di notevoli quantità di >denaro e le modalità di taglio e confezionamento della droga". > >"La commissione di tecnici nominati da Storace ha emesso un verdetto >criminogeno" e "gli pseudoesperti di fede littoria dovranno >rispondere personalmente per l'offesa alla scienza". Così Franco >Corleone, presidente di "Forum droghe". "Per il possesso di >più di 500 milligrammi di principio attivo di canapa si sarà >processati come spacciatori presunti con una pena prevista da 6 a 20 anni >di carcere. Questa triplicazione delle pene rispetto a quelle attuali, >già alte, provocherà più arresti, più detenuti, >più vittime. La conseguenza sarà l'esplosione delle carceri e la >disperazione nelle famiglie". La nuova legge sulla droga, per >Corleone, è "una legge anticostituzionale contro il principio del >giusto processo, di cui gli pseudoesperti di fede littoria dovranno >rispondere personalmente per l'offesa alla scienza. Berlusconi aveva >parlato di 200 spinelli tollerati, il ministro Giovanardi fa >il conto di 20 spinelli. In realtà tutti e due danno i numeri". >"Dopo aver approvato la legge con arroganza dettata dalle esigenze di >propaganda elettorale oggi a quattro giorni dalle elezioni si dà il >via all'applicazione che mi auguro non duri più di cento giorni. Il >nuovo Parlamento dovrà cancellare questo obbrobrio e definire una >politica umana e ragionevole fondata sulle politiche di riduzione del >danno, sulla depenalizzazione del consumo e sulle alternative al carcere >per i tossicodipendenti". "Il primo atto che chiedo a Prodi >dovrà essere la nomina di un capo del Dipartimento sulle droghe che >segni una profonda discontinuità da questa scelta demagogica". > >"Le tabelle dimostrano il senso di responsabilità ed equilibrio >con cui si è mossa una commissione ingiustamente insolentita da >pennivendoli da strapazzo che offendono la gente per bene che lavora per la >sicurezza degli italiani". E' quanto sostiene in una nota Maurizio >Gasparri, della direzione politica di Alleanza Nazionale. "E' una >commissione seria e competente che ha definito dei parametri che consentono >un'applicazione seria della legge. Nessuna criminalizzazione del >consumatore che va persuaso da questo comportamento. La certezza, >finalmente, per punire gli spacciatori facendo finire quelle assurde e >vergognose sentenze di magistrati irresponsabili che avevano considerato, >anche un chilo di cocaina, come un uso personale da non punire penalmente. >Questi magistrati, adesso, non potranno più fare il loro comodo >favorendo lo spaccio della droga. Grazie alla commissione che ha lavorato >con competenza e tempestività ed al ministro Carlo >Giovanardi". "Avanti per applicare la legge approvata l'otto >febbraio, a sostegno delle comunità terapeutiche, per la prevenzione >nei confronti della droga, per la dissuasione del consumo e per la >punizione severa dello spaccio e la lotta senza quartiere al narcotraffico. >Con buona pace dei cialtroni che avevano offeso una commissione di persone >serie, puntuali e competenti". > >Dei "limiti arbitrari", poiché l'assunzione di sostanze >stupefacenti rappresenta "sempre e comunque un danno per la >salute". Così il farmacologo Silvio Garattini: un limite, spiega, >che ha "una valenza amministrativa più che scientifica". >"Quelle consentite per il consumo personale rappresentano comunque >delle quantità arbitrarie; in altri termini, non prevale la logica di >un possibile danno alla salute, che c'é anche con quantità >ridotte di droghe, bensì l'esigenza amministrativa di fissare dei >limiti per legge". Per questo, rileva il farmacologo, "si tratta >di un problema più di natura amministrativa che scientifica, anche se >penso che non si possa in realtà stabilire un limite preciso tra >consumo personale e spaccio, ed è infatti difficile capire perché >5 dosi di cocaina non rappresentino spaccio e 6 sì". Dietro >questi numeri e questi dosaggi, dunque, "non c'é >alcuna base scientifica né è possibile dire che, ad esempio, 5 >dosi di cocaina per consumo personale siano 'poche', dal momento che gli >effetti che questa sostanza produce sono molto diversi dalla cannabis o >dall'eroina". Ma c'é un altro aspetto: "Non deve >assolutamente passare il messaggio che queste dosi di sostanze si possano >consumare 'tranquillamente' e senza problemi poiché non dannose; i >ragazzi non devono cioé pensare che quelle indicate nelle tabelle >siano delle 'dosi sicure', perché non è assolutamente così. >Se una sostanza produce degli effetti, che è poi il motivo per cui la >si consuma c'é anche, sempre e indipendentemente dalla quantità, >un potenziale danno per la salute". Dunque, ha ammonito l'esperto, >"é fondamentale che l'espressione quantità 'consentite' non >sia confusa o assimilata al concetto di quantità 'non nocive', >perché qualsiasi dose di droga è >potenzialmente dannosa". > >Il Gruppo Abele fa sapere che le tabelle portano a compimento la logica >della legge governativa che indica la cannabis fortemente penalizzata, con >alto principio attivo, e l’intento di criminalizzarne il consumo >ancor più che la dipendenza. Va detto che si è in parte tenuto >conto delle osservazioni apportate, in particolare per ciò che >concerne la detenzione di pochi spinelli e per i quali si rischiava di >incorrere in pene molto alte. Ciò non preserva però da alcuni >rischi, vista la comunque limitata discrezionalità del giudice che >viene applicata solo al di sotto della massima dose giornaliera e che >quindi non esclude la fattispecie di spaccio. Pensiamo ad esempio ad una >persona che detenga una quantità di cannabis, per un uso amicale di >gruppo, e che magari può rientrare nella >“quantità” di spaccio, con relative pene. A >livello governativo è stato affermato che si deve tener conto di >più fattori…vedremo, a livello applicativo, quali reali >possibilità >discrezionali ci saranno. Alla luce di ciò, nonostante si possa >dedurre una maggiore tolleranza rispetto alla quantità posseduta per >uso personale - che pare emergere dalla tabelle rese note, rispetto alla >precedente legge Fini - non può che rimanere un giudizio negativo >rispetto all’impianto complessivo della legge stessa. > >Carmelo Palma, dei Riformatori liberali (radicali della Cdl), denuncia il >"carattere illiberale" della legge sulla droga, e sostiene che le >tabelle sono "inutili" perché "il mercato nero si >adeguerà". "Come accadde già con la legge >Jervolino-Vassalli, di cui la legge Fini è una tardiva e anacronistica >fotocopia", la fissazione per legge di una soglia rigida "fra la >detenzione penalmente rilevante e quella sottoposta alle sole sanzioni >amministrative, non inciderà minimamente sul mercato delle droghe >proibite (che adatterà agevolmente le proprie strategie distributive), >ma comporterà la punizione per migliaia di acquirenti e consumatori >sprovveduti". Secondo Palma, la legge avrebbe dovuto "rimettere >ordine in un sistema sanzionatorio" nel quale accadeva "che la >giustizia italiana condannasse un detentore di pochi grammi di droga, per >assolverne, a pochi chilometri di distanza, un >altro, magari trovato in possesso di una quantità di droga dieci volte >superiore". Invece "la legge Fini renderà il sistema penale >ancora più irresponsabile, perché lo priverà dell'onere di >provare le condotte di spaccio e quindi di indagare in modo efficace e >ragionevole", e ne risulta "clamorosamente invertito l'onere >della prova". "E riteniamo che non vi sia nulla di corrivo con la >cultura dello sballo, come alcuni demagogicamente la chiamano, nel >denunciare, per l'ennesima volta, il carattere illiberale di norme che >sottopongono i consumatori di droghe proibite a regole che nessun altro >indagato o imputato é, fortunatamente, obbligato a subire". > >"Le tabelle della commissione istituita dalla legge Fini-Giovanardi >sulle droghe sono vergognose e propagandistiche con l'unico risultato certo >di criminalizzare e costringere alla repressione carceraria migliaia di >consumatori di cannabis e suoi derivati": lo afferma il coordinatore >politico dei Verdi Paolo Cento. "In tutto il mondo le quantità >per l'uso personale di droghe leggere sono molto più elevate rispetto >alla scelta fatta dalla commissione". "La legge Fini Giovanardi >colpisce i piccoli consumatori e distrae risorse dalla lotta contro il >narco traffico. I Verdi chiederanno all'Unione di cancellare nei primi 100 >giorni della prossima legislatura questa legge per evitare il prolungamento >operativo di questa vera e propria macelleria sociale". > >"Insensato era il tentativo di ancorare la definizione di reato di >spaccio a una determinata quantità, insensata pare il prodotto finito >di questo tentativo": così Achille Saletti, presidente delle >comunità terapeutiche Saman. "Conoscendo il mercato della droga >saranno sicuramente puniti più i semplici consumatori che non gli >spacciatori. Un bel regalo alle narco -mafie". > >Mette fine alle incertezze, secondo il sottosegretario alla Salute Cesare >Cursi, il decreto che stabilisce le quantità massime consentite per il >consumo personale di sostanze stupefacenti. Il decreto, ha aggiunto Cursi, >è già stato firmato dal ministro ad interim della Salute, il >presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e dal ministro della Giustizia, >Roberto Castelli. Finora, ha rilevato Cursi, la valutazione relativa ai >limiti delle quantità per uso personale era "rimessa alla >valutazione del giudice, che non aveva punti di riferimento" e sulla >questione gravava "incertezza". Adesso, ha aggiunto, sono stati >"fissati paletti e certezze relativi alla soglia minima, che >consentono a chi vuole comprare del fumo di sapere se va oltre il >consentito". I provvedimenti, ha detto ancora Cursi, scattano soltanto >quando la soglia minima di consumo viene superata e qualsiasi altra >interprestazione, ha concluso, è frutto di "una >lettura disattenta o faziosa". > >"I narcotrafficanti ringrazieranno il governo per il contributo ai >propri affari, mentre aumenterà il rischio per la salute di migliaia >di giovani". Saranno queste, secondo Vittorio Agnoletto, >europarlamentare della Sinistra unitaria europea e fondatore della Lega >italiana per la lotta contro l'Aids, le conseguenze dell'applicazione della >tabella relativa alle quantità massime consentite per il consumo >personale di droga. "Nelle strade aumenteranno gli spacciatori di >cocaina: molti di coloro che oggi vendono 'fumo' sostituiranno la loro >merce con cocaina. Avendo, infatti, il governo stabilito un'unica tabella, >con sanzioni uguali per qualunque sostanza, non vi è dubbio che, di >fronte allo stesso rischio, agli spacciatori converrà vendere la >sostanza più redditizia. E non vi è dubbio che, con i valori >soglia stabiliti per ogni sostanza dalla commissione governativa, d'ora in >poi sarà più redditizio spacciare cocaina". "Quanto ai >costi delle droghe e ai relativi guadagni, "sulla >piazza la quantità di sostanza pura contenuta in una bustina di un >grammo di cocaina varia dal 20 al 40 per cento (200/400 mg) e costa circa >70/80 euro. E' stata stabilita la soglia per la cocaina a 750 mg, questo >significa che lo spacciatore potrà ottenere un guadagno tra 130 e 300 >euro senza incorrere in sanzioni penali". Mentre "per la >cannabis, nella medesima piazza, il costo di 1 grammo si aggira circa sui >5/6 euro, con una purezza tra il 10 e il 25 per cento; essendo stata >stabilita una soglia a 500 mg, lo spacciatore potrà guadagnare tra i >12 e i 30 euro senza incorrere in sanzioni penali". Agnoletto punta >quindi l'accento sul "rischio cocaina", spiega che "proprio >recentemente gli operatori impegnati nel settore hanno lanciato un >drammatico allarme: cresce il consumo della cocaina, sostanza decisamente >pericolosa per la salute dei consumatori". E aggiunge: "si è >trattato però di un allarme inascoltato. Ora >non resta che aspettarsi un significativo aumento delle patologie e dei >decessi connessi all'uso della cocaina e ai rischi di overdose". >"Questo è il risultato di una commissione tecnica scelta con >criteri politici, dalla quale sono stati esclusi coloro che realmente >lavorano sul campo, nei servizi pubblici e nelle associazioni impegnate nel >lavoro di strada. Chi ha stilato le tabelle non conosce la realtà >delle piazze italiane. Con la nuova legge il governo riempirà le >carceri di giovani colpevoli di aver fumato qualche spinello in più e >con le nuove tabelle riempirà le piazze di spacciatori di >cocaina". > >Per Andrea Muccioli, responsabile della comunità di San Patrignano, >"é falso che dopo venti spinelli o un grammo di cocaina scatti il >reato di spaccio, come abbiamo letto su alcuni giornali e come si ostinano >a dichiarare politici di destra e di sinistra. A meno che non capiscano o >non vogliano capire l'articolo 73. Perché questa legge, definita da >alcuni rigorosa e da altri repressiva, certifica il sostanziale calo delle >braghe delle istituzioni nei confronti della droga. Realizzato non dai >fautori storici della legalizzazione, ma proprio da quelli che per anni >avevano promesso, con tanto di dichiarazioni solenni e pompose prese di >posizione, chiarezza e rigore". "Con le nuove norme infatti >-afferma Muccioli- chi viene trovato in possesso di quantità di droga >anche ingenti (ad esempio 50 spinelli, 30 grammi di eroina o 100 di >cocaina) può invocare a propria discolpa l'uso personale e non essere >sanzionato penalmente. Indipendentemente da >qualunque tabella, che stando così le cose non serve assolutamente a >nulla". Secondo Muccioli, "la distinzione tra spaccio e consumo >continuerà a dipendere dall'interpretazione del singolo magistrato, >dai suoi orientamenti ideologici e culturali e dalla possibilità, per >il detentore di droga, di pagarsi un buon avvocato: una situazione che noi >operatori abbiamo sempre denunciato, perché rendeva più difficile >la nostra opera di recupero. E' facile prevedere che, in assenza di un >discrimine certo, molti tossicodipendenti cadranno nelle maglie della >criminalità come corrieri non punibili dello spaccio e molti >spacciatori potranno costruire, attraverso l'uso dei tossicodipendenti, la >propria impunità, vanificando l'operato delle forze dell'ordine e >continuando a distruggere le famiglie e la società". > >"La nuova legge proibizionista sulle droghe è un aiuto in >più alla mafia e alla criminalità organizzata". Lo ha >affermato il segretario dell'associazione Luca Coscioni e candidato della >Rosa nel pugno, Marco Cappato, a margine della presentazione di un sito di >disobbedienza civile contro la legge 40 sulla procreazione assistita. >"Come Rosa nel pugno -ha detto Cappato- vogliamo legalizzare per >controllare, come per la fecondazione assistita, la ricerca scientifica e >le altre battaglie dell'associazione Luca Coscioni. L'impegno della Rosa >nel pugno é proprio quello di combattere tutti i proibizionismi, che >costringono ad esempio, nel caso della legge 40 sulla procreazione, tante >giovani coppie ad andare all'estero per trovare altrove le libertà che >in Italia sono negate". > >(ANSA). "Con queste tabelle, le istituzioni mandano un messaggio >devastante, cioé che è meglio prendere cocaina che marijuana, >perché si rischia meno": Riccardo De Facci, a nome del cartello >"Non incarcerate il nostro crescere" che comprende servizi >pubblici e privati per le tossicodipendenze, sindacati e associazioni, >punta il dito contro quello che definisce "un provvedimento >elettorale". Secondo De Facci, chi ha elaborato le soglie ha peccato >"quanto meno di improvvisazione: se ha un senso la soglia dei 250 mg >di principio attivo (al 15%) per l'eroina, su cocaina e cannabis si rivela >l'indirizzo ideologico". "La cocaina che circola per strada non >ha una percentuale di principio attivo del 45% come dicono le tabelle >ministeriali, bensì del 15%. Se ne deduce che 750 mg di principio >attivo non corrispondono ai 1,6 grammi delle tabelle ma a 5 grammi. Allo >stesso modo, la cannabis che si trova in vendita al mercato >illegale non è al 10% ma al 15%, per cui la quantità massima >permessa non è di 5 grammi ma di 3-4. Ora, facendo un calcolo a >spanne, 5 grammi di cocaina costano circa 400 euro, contro i circa 40-50 >euro dei 3-4 grammi di hashish". Il governo, quindi, secondo de Facci >"é riuscito nella difficile impresa di punire più >severamente sostanze meno pericolose e viceversa mostrarsi più >tollerante rispetto a sostanze che comportano rischi maggiori. Il segnale >che mandano le istituzioni è che è meglio prendere cocaina che >marijuana, si rischia meno". Inoltre, lo spacciatore sarà indotto >a trattare la cocaina e non la cannabis, "visto che può >guadagnare dieci volte di più rischiando molto meno". Infine, >secondo De Facci la definizione di una tabella rigida non assicurerà >maggiore chiarezza nel giudizio della magistratura. Infatti, essa >andrà sempre valutata insieme ad altri criteri. Se applicata >rigidamente, invece, "rischierebbe di punire soprattutto coloro che, >in un gruppo, si prendono l'impegno dell'acquisto collettivo di >hashish". > >Alessandro Buccolieri detto "Mefisto" Coordinatore Italiano >Million Marijuana March Questo governo che parla di togliere le tasse ha >con questa legge ampliato la tassa alla mafia che i cittadini dovranno >pagare, l'autoproduzione è più che mai criminalizzata dato che >è impensabile coltivare una pianta che abbia una quantità di >principio attivo inferiore ai 5oo milligrammi di thc, sarà automatico >quindi per molti consumatori rivolgersi alle narcomafie. Come se non >bastasse siamo l'unico paese al mondo che criminalizza di più il >consumo di cannabis che quello di cocaina. 27 giorni dopo la cacciata di >Berlusconi e dei suoi complici, il 6 maggio saremo in piazza a Roma come in >più di altre 200 città del mondo per chiedere la fine delle >persecuzioni contro i consumatori, l'uso terapeutico della cannabis ed il >diritto all'autocoltivazione. Nello specifico italiano anche per chiedere >la cancellazione immediata della legge Fini ed il >superamento entro il 2006 della 309, in chiave non proibizionista. > >"Oggi si colma un vuoto legislativo. Abbiamo rispettato l'impegno che >prevedeva la legge. Con questo ultimo adempimento è diventata legge >nazionale e come tale va rispettata": il vicepremier Gianfranco Fini >ha espresso oggi a Torino la sua soddisfazione perché la legge sulla >droga, con la pubblicazione delle tabelle relative ai quantitativi sulla >detenzione delle sostanze stupefacenti, diventa operativa. "Qualcuno >aveva detto che senza queste tabelle c'era un vuoto legislativo. Oggi con >la loro approvazione viene meno anche questa eventuale polemica. Aggiungo, >visto che sono in Piemonte, che il piano sanitario regionale che ieri >è stato approvato dalla Giunta, per quel che riguarda le >tossicodipendenze, è chiaramente ispirato a una filosofia diversa >rispetto a quella della legge approvata dal Parlamento e questo non è >corretto". Fini ha spiegato che non é corretto "perché, >ferma restando l'autonomia della regione, il >piano sanitario regionale deve dare corso all'organizzazione della >sanità, quindi stabilire come organizzare nella regione la fruizione >del diritto alla salute. La legge è una legge nazionale che deve >essere rispettata anche dalle regioni che per motivi politici non la >condividono". >"Non vincono, ma se vincono e lo fanno, si mettono davvero in rotta di >collisione con tantissime famiglie e tantissimi giovani": è la >risposta di Gianfranco Fini, intervenuto a "Dopo il Tg1", alla >domanda sull'intenzione dell'Unione di abolire la legge sulla droga. >"Lo Stato ha il dovere di combattere la droga, le droghe fanno male. >Non è vero che con la nuova legge, che porta anche il mio nome, chi si >fa una canna andrà in galera; ci sarà solo una sanzione >amministrativa, una multa, una contravvenzione. La sanzione penale scatta >per lo spacciatore; siccome tante volte lo spacciatore è anche >tossicodipendente, in alternativa al carcere, se vuole va in una >comunità di recupero". "La storia recente dimostra che dalla >droga si può uscire, a condizione che lo Stato faccia la sua >parte". > >"E' banale ridurre tutto a 5 o 20 spinelli. La legge va buttata nel >cestino e va ripreso tutto il discorso sulle dipendenze". Questa >l'opinione di don Antonio Mazzi, fondatore della comunità di Exodus, >espressa durante l'intervista rilasciata al quotidiano online >Affaritaliani.it, a proposito delle tabelle sulle droghe presentate oggi >dal governo. "Bisogna fare una rilevazione sul disagio giovanile >tenendo presente che i giovani consumano più alcool che droga e che la >Sanità non può essere il referente istituzionale di questi disagi >perché il tossicodipendente non deve essere considerato un >malato". Riflettendo sulle possibili soluzioni, ha aggiunto: >"Penso a un sottosegretariato alla presidenza del Consiglio che >coordini le politiche giovanili. In secondo luogo le comunità di >recupero non sono più adatte e la galera non deve essere il >riferimento forte della legge". Al posto delle comunità, Don >Mazzi suggerisce >di "implementare le realtà dentro le quali i giovani vivono: >famiglia, scuola, lavoro, tempo libero". > >Le tabelle presentate oggi "dagli 11 'esperti' di comprovata fede >proibizionista nominati dal fu ministro Storace, confermano le gravi >preoccupazioni espresse con forza durante tutto l'iter legislativo della >legge Fini-Giovanardi". Lo affermano le associazioni studentesche Uds >e Udu. "La legge Giovanardi sulle droghe oggi perfezionata dalle >quantità massime fissate per ogni sostanza oltre le quali si >verrà considerati spacciatori e si rischieranno pene dai 6 ai 20 anni, >fa compiere al nostro paese una pericolosa svolta in chiave >ultraproibizionista e colloca nei fatti l'Italia al di fuori della >giurisprudenza riscontrabile in tutti i paesi occidentali in tema di >droghe; se si vuol parlare di numeri infatti basta verificare che la soglia >minima fissata per la cannabis in Germania è di 15 grammi, a New York >è di 28 grammi e a Mosca è di 20". Secondo le due >associazioni, il Governo "che ha voluto questa legge per scopi >meramente >elettorali ignorando ogni parere scientifico se non quello giunto da un >manipolo di esperti prezzolati e di parte, dovrà assumersi la completa >responsabilità degli effetti nefasti che produrrà il testo >legislativo". "Va infatti messa in conto una drammatica >esplosione della popolazione carceraria, stangate per giovani e famiglie >che dovranno sobbarcarsi il conto salatissimo dei processi penali per non >parlare del pericoloso clima di disinformazione diffusa connesso a un >argomento delicatissimo come quello delle dipendenze che vede la sua >principale causa nella superficialità disarmante degli slogan >ministeriali". Uds e Udu sono consapevoli che "questa è una >legge che mette a rischio in particolar modo la popolazione >studentesca". Per questo "ci impegniamo a distribuire >capillarmente e nel più breve tempo possibile nelle scuole e nelle >università un vademecum di 'legittima difesa' dall'ondata repressiva >che ci si >aspetta per i prossimi tempi. Contestualmente chiediamo all'Unione >l'impegno per l'immediata abrogazione della legge e una politica sulle >dipendenze nettamente antiproibizionista. E vigileremo senza sconti >sull'applicazione puntuale dei punti programmatici fissati in tema di >droghe sul programma della coalizione di centro-sinistra". > >"E' sorprendente come le critiche alla nuova legge sulle >tossicodipendenze e alle allegate tabelle si elidano a vicenda, con >l'accusa da una parte che le norme appaiono eccessivamente repressive e >dall'altra che invece sono eccessivamente tolleranti". Lo afferma in >una nota il ministro Carlo Giovanardi. "Questo ci conferma nella >convinzione di avere intrapreso la via giusta, che naturalmente potrà >essere adeguatamente valutata soltanto dopo che la legge sarà rimasta >in vigore per un ragionevole periodo di tempo". > >"Con il decreto del Ministero della Salute scompare finalmente il far >west delle interpretazioni dei giudici sul così detto uso personale >della droga, laddove è stata considerata 'uso personale' anche la >quantità di 220 g di cocaina". Lo afferma in una nota Elisabetta >Alberti Casellati, sottosegretario alla salute. "La legge sulla droga >ha un buon impianto: rigorosa ma non repressiva, attenta al recupero dei >tossicodipendenti, che supera la distinzione ipocrita tra droghe pesanti e >droghe leggere, fondandosi sul principio che tutte le droghe fanno male >alla salute. Il decreto fa giustizia degli allarmismi strumentali lanciati >dalla sinistra e si propone come una misura di salvaguardia a difesa delle >nuove generazioni e di quanti sono attratti ad ogni livello dalle >suggestioni dei paradisi artificiali". > >Un provvedimento "gravissimo" perché mette le droghe leggere >e quelle pesanti "sullo stesso piano" e perché è meno >duro con "le droghe dei ricchi" come la cocaina. Il deputato dei >Ds Franco Grillini commenta così. "E' un provvedimento scandaloso >anche perché prevede sempre la sanzione amministrativa e criminalizza >le droghe leggere prevedendo anche il carcere dai 6 ai 20 anni". E' >questa "una misura in netto contrasto con il comune sentire >dell'opinione pubblica che invece considera la cannabis un banale >euforizzante. E' un'intromissione pesante dello Stato nella vita dei >cittadini". A fronte di questo "inasprimento" nei confronti >delle droghe leggere "aumentano invece i tetti consentiti per l'uso di >sostanze stupefacenti come la cocaina e l'eroina: le droghe dei >ricchi". "E' insomma l'ennesimo provvedimento di classe di questo >governo...". > >I limiti decisi oggi dal governo sull'uso delle sostanze stupefacenti >"sono più alti" rispetto a quelli previsti nell'originario >ddl Fini, ma il messaggio che arriva da questo provvedimento "é >ugualmente devastante" perché mette sullo stesso piano "il >farsi una canna con il farsi una pera". Vladimir Luxuria, candidato >del Prc a queste politiche, commenta così la decisione del governo di >fissare dei tetti per distinguere tra consumo personale e spaccio. >"Hanno capito probabilmente che questo eccessivo paternalismo punitivo >non gli portava bene anche a fini elettorali. Così hanno alzato i >limiti per il consumo delle sostanze stupefacenti ma il messaggio che ne >esce fuori è comunque devastante. Farsi una canna o farsi una pera non >è la stessa cosa, come ben sanno tecnici ed esperti del settore. Di >canne infatti non è mai morto nessuno, mentre di eroina sì". >Luxuria trova poi "estremamente grave" il fatto che venga colpito >"anche chi coltiva la cannabis e non ne fa uso". "Mi >riferisco >cioé a chi fa ricerca medica e studia l'impiego della cannabis contro >malattie gravi come tumori e Aids. In particolar modo per quanto riguarda >la terapia del dolore". "Si dimentica invece la sproporzione che >esiste tra i morti per eroina e i morti per alcol. In più, si mettono >in una tabella a parte gli psicofarmaci, forse anche su pressione di alcune >case farmaceutiche, considerando questi farmaci sostanze non >pericolose". "A questo proposito vorrei denunciare anche il >sostanziale via libera che è stato dato, sempre da questo governo, >all'uso di psicofarmaci per curare disturbi infantili come >l'iperattività. Negli Usa infatti, dove da tempo si usano psicofarmaci >in età infantile, la situazione è a dir poco allarmante: negli >ultimi anni ci sono stati 187 decessi. Cioé 187 bambini si sono >suicidati mentre erano curati con psicofarmaci. L'unica cosa da fare è >bocciare questa legge Fini-Giovanardi nei primi 100 giorni del >nuovo governo". > >