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24/06/2005 09:56:22 ""Italia. Milano: campagna preventiva Come nel resto d'Italia, secondo quanto era emerso da una recente ricerca, anche a Milano aumenta il consumo di droga in eta' scolare soprattutto per le ragazzine (l'esordio addirittura a 11 anni), quella preferita e' la cocaina e il luogo in cui la si consuma non e' la discoteca, ma casa propria. E' il risultato di un' indagine del Comune di Milano su un campione di 2.500 giovani dai 13 ai 40 anni, frequentatori di locali pubblici, in vista di una nuova campagna informativa."" Sono mamma di due figli, una ragazza di 13 anni e un maschietto più piccolo. Non ho alcun motivo di dubitare sui dati allarmanti (o allarmistici ?) distribuiti sul problema droga. Mi chiedo però alcune cose: è corretto mettere in evidenza i dati in questo modo ? Cosa vuol dire "esordio a 11 anni" cosa significa ? Che su un campione di 2500 persone alcune di esse hanno dichiarato un inizio a quell'età ? Alcune, tutte, la maggioranza ? Certo è un dato preoccupante e non ho alcun motivo di dubitare della buona fede dei ricercatori, ma forse cercando bene potremmo trovare magari anche un caso di esordio a 7 anni oppure a 6 perchè no ? Non capisco nemmeno perchè utilizzare un campione su frequentatori di discoteca: perchè non dell'oratorio, del centro sociale o dello stadio ? Forse ci troveremmo dei credenti in Dio, dei ragazzi socialmente impegnati o dei tifosi. Forse potremmo avere dei risultati diversi, non pensate ? Infine mi rende perplessa che si metta sempre in evidenza la parte di gioventù già a contatto con la droga: in che porzione e in quale percentuale possiamo considerarla rispetto ad una popolazione di giovani della stessa età sani e senza queste abitudini e caratteristiche. L'immagine dei media è sempre una catastrofe. Spero che non sia così. Donatella