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Gianno Gandola Gianni ci ha lasciato sgomenti, se nè andato senza darci il tempo di capire che stava male davvero. Lo si vedeva poco, ma lo si leggeva spesso. Sempre con un po di timore, perché talvolta quegli scritti ci spiegavano i nostri ritardi, le nostre semplificazioni. Negli anni 90 Gianni ha rappresentato un punto di riferimento assoluto per lEducazione degli Adulti a Milano. Si è assunto responsabilità che altri dirigenti rifuggivano, ha scritto e parlato e manifestato il suo pensiero senza timore per le conseguenze, senza ambizioni personali. Non è stato uomo di potere, ma ha esercitato per anni una grande influenza su un ampio schieramento sindacale. In quegli anni 90, che oggi rimpiangiamo per le occasioni perdute, ci siamo scontrati e incontrati più volte pur militando nello stesso schieramento. Gianni era contemporaneamente schivo e centrale, inciampavi di continuo sulle sue idee perché lui sapeva mettere a fuoco i nodi veri sui quali si ingarbugliavano le nostre comuni aspirazioni e contraddizioni. E stato un uomo di scuola e la scuola gli è rimasta appiccicata addosso fino alla fine. Per noi un esempio di vita. Attilio Paparazzo