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Alessandro Magherini writes: >Il prossimo Il 25 giugno, alle 14.30, nella sede regionale della Cgil, >viale Marelli 497, Milano, presentazione di Mondi femminili in cento >anni di sindacato, a cura di Gloria Chianese, Roma, Ediesse, 2008. >Segue scheda bibliografica. > >Alessandro > > Mondi >femminili in cento anni di sindacato > >Il volume Mondi femminili in cento anni di sindacato, a cura di Gloria >Chianese, conclude un percorso di ricerca iniziato in occasione del >Centenario della Cgil. Il libro, che si avvale dei contributi di sedici >studiose, é nato da un progetto discusso in maniera approfondita da >storiche e sindacaliste. Al centro dellindagine sono stati posti la >presenza e il ruolo femminile nella lunga storia del sindacato, a partire >dalla premessa che lidentità delle donne é stata, in cento >anni di storia, per molti aspetti sommersa, sia sul piano collettivo che >nel fitto intreccio dei percorsi individuali. >Il libro mette a fuoco come il sindacato e la sua cultura, fortemente >connotati in senso maschilista, si siano rapportati al mondo delle donne. >Lorganizzazione sindacale ha come elemento costitutivo la >centralità del lavoro. Essa viene posta alla base del conflitto >sociale e si configura come tratto saliente che avvalora il diritto di >cittadinanza delle classi subalterne, nel lungo processo di emersione che >attraversa lintero Novecento. Le donne entrano a fatica in questa >concezione del lavoro e dellorganizzazione sindacale. In primo luogo >giocano la scarsa visibilità e la mancanza di valorizzazione del >lavoro femminile, che si ripropongono in più modi nella società >contemporanea. Ma il discorso investe altri ambiti che rimandano, ad >esempio, al rapporto donna/corpo e donna/maternità, ponendo il nodo >della complessità e della specificità >dellidentità femminile. > Malgrado ciò, il mondo delle donne ha avuto un ruolo di primo >piano nelle lotte e nelle conquiste dei lavoratori e, dunque, nel rapporto >tra sindacato, società italiana e stato. Esiste in primo luogo una >consolidata tradizione di lotte che rimanda alla specifica condizione >femminile sia sul lavoro che in relazione alle dinamiche dello stato >sociale in Italia. Ed inoltre la militanza femminile ha costituito una >risorsa importante che ha esteso e consolidato nel tempo >lautorevolezza della Cgil, ma fare sindacato per le donne è >stata costantemente unesperienza complessa, difficile da conciliare >con gli altri ambiti dellidentità femminile, segnata spesso da >temporaneità e discontinuità e da enormi difficoltà di >legittimazione e autovalorizzazione. >Confrontarsi con le tradizioni sindacali femminili implica la >necessità di far emergere in pieno la ricchezza della presenza delle >donne, lapporto alle lotte sindacali, il contributo alla costruzione >della rete organizzativa e allelaborazione delle strategie locali e >nazionali. Diventa perciò necessario analizzare se e come la cultura >delle donne sia riuscita a ridisegnare strategie, obiettivi e pratiche >politiche del sindacato, diventa necessario ricostruire il percorso >impervio attraverso cui il soggetto donna ha elaborato una propria >strategia di autonomia e libertà dentro lorganizzazione >sindacale. >Parlare del rapporto donne/sindacato rimanda in primo luogo al lavoro >femminile, alla miriade di figure di lavoratrici che hanno attraversato la >storia sindacale, incrociandosi con le dinamiche economiche e sociali >dellItalia liberale, fascista e repubblicana. Le tante storie di >mondine, tabacchine, braccianti stagionali, trecciaiole, operaie tessili, >conserviere, elettromeccaniche, insegnanti, telegrafiste, commesse, >lavoranti a domicilio, immigrate consentono di scavare in profondità i >molteplici aspetti del rapporto donna-lavoro-sindacato. Nellambito >lavorativo maturano le ragioni del conflitto sociale che vedono in più >modi protagoniste le donne e ne favoriscono la presenza sul terreno della >sfera pubblica. Esse acquisiscono e consolidano pratiche di lotta che >diventano un patrimonio prezioso. Nella strategia sindacale inoltre >costante è stata la difesa della lavoratrice in relazione alla >maternità. > In secondo luogo allinterno del rapporto donna/lavoro/stato >è possibile leggere come si sia configurato il diritto di >cittadinanza, come sia stato declinato il principio di eguaglianza ad esso >sotteso e, infine, se e in che misura siano state recepite le differenze di >genere dellidentità femminile. Nel sindacato la cultura della >cittadinanza è stata declinata intrecciando la prospettiva >dellemancipazione femminile con la strategia di difesa della donna >lavoratrice e di tutela della lavoratrice madre. Tale intreccio è >stato un elemento costitutivo della cultura politica di diverse generazioni >di sindacaliste. >Nel loro vissuto emerge infine, come tratto saliente, la difficoltà >della militanza sindacale. Numerose le ragioni di conflitto con >lambito familiare, anche se infinite, nel ritmo quotidiano, le >mediazioni, gli aggiustamenti e, soprattutto, le rinunce. Molte storie di >donne raccontano di stagioni sindacali vissute intensamente, a cui seguono >ritorni a casa non voluti, ma subiti. Ancora più aspre le >contraddizioni per le dirigenti, che hanno condiviso con le donne dei >partiti e dellassociazionismo, la scelta di privilegiare la >dimensione pubblica, pagando prezzi elevati sul piano della vita sessuale, >affettiva, familiare. Il modello a lungo proposto è la sindacalista >con un forte senso di appartenenza allorganizzazione. In ogni >caso la dirigente sindacale emerge come eccezione, imponendosi come figura >a tutto tondo in un mondo scandito da norme, consuetudini, comportamenti >declinati al maschile. >Alle diverse generazioni di sindacaliste infine è stato chiesto di >confrontarsi con i movimenti femminili e le connesse culture: >lemancipazionismo e, in tempi assai più recenti, la >cultura della differenza. > >Il volume Mondi femminili in cento anni di sindacato è aperto da un >saggio introduttivo della curatrice G.Chianese. Segue un primo blocco, dal >titolo Uno sguardo di lungo periodo, dove confluiscono i saggi di F.Loreto, >O.Bianchi, A.Delmonaco, E.Taglialatela e R.Borgato, che affrontano il nodo >donne/sindacato in relazione ad alcune figure chiave di lavoratrici che >hanno attraversato lintera storia dellorganizzazione sindacale: >tessili, tabacchine, insegnanti, impiegate, mondine. >Vi é poi una seconda sezione Aspetti e problemi, che include saggi su >nodi specifici e ambiti temporali delimitati. Si tratta dei contributi di >L.Motti, M.Casalini, S.Lunadei, S.Casmirri, M.L.Righi, >M.G.Ruggerini-A.Canovi, E.Guerra, S. Del Vecchio. In sequenza temporale >vengono indagati le modalità di rappresentazione >dellidentità femminile nella tradizione sindacale, il conflitto >donna-uomo nellambito lavorativo, la lunga e difficile gestazione >della cultura della parità, la difficoltà del sindacato di >cogliere i mutamenti della condizione femminile, lemergere di >un protagonismo femminile nella stagione dei movimenti, lo >sviluppo del femminismo sindacale ed, ancora, il difficile confronto con la >generazione di lavoratrici e sindacaliste, cresciute in un mondo del lavoro >profondamente trasformato dai processi di globalizzazione ed immigrazione. > >Chiude il volume la terza sezione Strumenti, con il saggio di T.Corridori, >che elabora un percorso archivistico tra i fondi dellArchivio Cgil e > il contributo di M.P. Del Rossi, che scava nella produzione >bibliografica e nella documentazione archivistica in ambito >locale. > > > > > > Indice > >Gloria Chianese, Storie di donne tra lavoro e sindacato >Uno sguardo di lungo periodo >Fabrizio Loreto, Le donne nel settore del tessile e dellabbigliamento > >Ornella Bianchi Le lavoratrici del tabacco nella storia del >sindacalismo italiano >Aurora Delmonaco, La signorina a quadretti e le altre lavoratrici >insegnanti Emilia Tagliatatela, Non volo daquila ma volo di >rondine. Le impiegate tra società e sindacato. >Renata Borgato, Le mondine >Aspetti e problemi >Lucia Motti, Rappresentazioni del maschile e del femminile >nelliconografia del movimento operaio dalle origini al fascismo >Simona Lunadei, Donne e lavoro durante il regime >Maria Casalini, Guerra e dopoguerra: il ruolo delle donne nella >ricostituzione delle organizzazioni sindacali >Silvana Casmirri, Donne braccianti nel Mezzogiorno >Maria Luisa Righi, Il lavoro delle donne e le politiche del sindacato: >dal boom economico alla crisi degli anni Settanta. >Maria Grazia Ruggerini, Antonio Canovi, Tra mondo del lavoro e >welfare. La lavoratrice e la cittadina >Elda Guerra, Una nuova presenza delle donne tra femminismo e > sindacato. La vicenda della Cgil. >Silvia Del Vecchio, Il lavoro che cambia: la donna lavoratrice tra >precariato e immigrazione > Strumenti >Teresa Corridori, Il percorso archivistico >Maria Paola Del Rossi, Tra memorie, riviste ed archivi: uno sguardo al >locale > > > > >