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Alessandro Rizzo writes: >COMUNICATO STAMPA > > > >Falcone e Borsellino > > > >Per quale Repubblica? > > >Non per questa. > > > > > >Per quale Repubblica Falcone e Borsellino hanno sacrificato vita, affetti, >figli, futuro? > > > >In questi giorni di commemorazioni di chi, per la Repubblica, ha >sacrificato tutto, la lontananza dellesempio di Falcone e Borsellino >dalla Repubblica reale emerge con drammatica evidenza. > > > >Il loro Olocausto non è stato per la Repubblica che abbiamo sotto gli >occhi. > > > >Anche noi, come hanno recentemente dichiarato i magistrati di Palermo, >abbiamo un compito, non scelto volentieri, ma necessario: RESISTENZA >COSTITUZIONALE. > > > >Mai, neppure nei momenti peggiori degli ultimi venti anni, abbiamo visto >la Costituzione così violata e offesa e, con lei, chi, per difenderla, >ha >sacrificato la vita, come Falcone e Borsellino, ricordati con retorica >nelle orazioni ufficiali, ma non onorati nelle politiche quotidiane, nel >rispetto della legalità e della Costituzione. > > > >Dei tre poteri sanciti dalla Costituzione del 1948, lEsecutivo, >il >Governo, attacca con parole inaudite lOrdine Giudiziario >(CONSIGLIO >SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA CLOACA ), che ha autonomia >nellinterpretare >ed applicare la legge, dice la Costituzione, ma che lEsecutivo >offende >come si fa con un subordinato infedele. Anche i sovrani assoluti, un >tempo, avevano maggiore attenzione alluso delle parole. > > > >LEsecutivo intende promulgare, inoltre, leggi che si >allontanano dai >principi costituzionali, come i vari tentativi di rendere non obbligatoria >l azione penale; e la legge sullimmunità, già >approvata alla Camera, lo >sarà oggi al Senato. > >Si torna ad una concezione arcaica ed arbitraria della legge, che separa i >potenti dai subordinati, e li circonda di privilegio e disuguaglianza. > > > >Laltro ordine, il Legislativo, risulta, in questi giorni, mortificato >da >una maggioranza che detta legge, che svilisce il ruolo di confronto del >Parlamento, che i Costituenti concepirono come palestra civile di >confronto e di alta competizione fra idee, che viene così ridotto a >semplice cassa di risonanza di una maggioranza resa sovrabbondante da una >legge elettorale liberticida, anchessa fuori dalla Costituzione. > > > >Maurizio Viroli, due anni fa, in un dibattito, a Ravenna, propose che >tutti, cittadine/i, parlamentari, governanti, rileggessero i dibattiti >della Costituente, per toccare con mano laltezza morale e >intellettuale >di chi, allora, abitava le aule parlamentari. > > > > > >E PROPOSTA CHE CONDIVIDIAMO E CHE VORREMMO RILANCIARE ALLA NOSTRA >COMUNITA, NAZIONALE E LOCALE. > > > >Dovremo di nuovo sentire un Presidente del Consiglio che parla con >disprezzo dell aula sorda e grigia? Che ritiene sia >perdita di tempo la >discussione parlamentare, e che lunico potere che conta è >linvestitura >che il capo riceve direttamente dal popolo? Che auspica un rafforzamento >dei propri poteri? Ancora di più? > > > >Unaltra circostanza ci preoccupa, MOLTISSIMO. > > > >Vediamo un Parlamento indebolito nelle sue prerogative perché >fatichiamo >a sentire la voce della opposizione. E senza una opposizione >che faccia >sentire con forza le proprie ragioni, DIVERSE da quelle della maggioranza, >soprattutto nella difesa della COSTITUZIONE, LA DEMOCRAZIA DIVENTA PURO >NOME. > > > >E NECESSARIA una opposizione forte e determinata, >più attenta alle >ragioni della RESISTENZA COSTITUZIONALE che è COSCIENZA presente e >diffusa >in tutto il territorio nazionale. E non è una resistenza >conservatrice, a >meno che conservare non significhi lintransigente difesa > delle >funzioni dei TRE POTERI e DEI LORO EQUILIBRI, oltre che >dellindispensabile ruolo del Presidente della Repubblica, a cui la >Costituzione affida anche il compito di SOSPENDERE ITER LEGISLATIVI CON >RICHIESTA DI CHIARIMENTI. > > > >Abbiamo fiducia nel presidente Giorgio Napolitano, uomo che in più di >una >occasione, nella storia della Repubblica, ha avuto coraggio e >lungimiranza. Sta svolgendo la sua funzione in condizioni di estrema >difficoltà. > >MA SAPRA DIFENDERE LA COSTITUZONE, QUESTA COSTITUZIONE, SENZA LA >QUALE LA >SOVRANITA DEL POPOLO SAREBBE RICACCIATA INDIETRO NEL TEMPO, O GETTATA >IN >UN FUTURO OSCURO. > > > >Alle forze politiche di opposizione, in Parlamento e nella società, >chiediamo parole chiare e azioni politiche conseguenti. > > > > > >COMITATO IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE - Ravenna > COMITATO PER LA >LEGALITA E LA DEMOCRAZIA - Ravenna > > > > > > >Martedì, 22 luglio 2008 > >