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Alessandro Rizzo writes: >Aggressione contro due sedi democratiche >Apprendo con grande costernazione dell'aggressione dolosa perpetrata da >ignoti contro due sedi di partito: il Circolo di Rifondazione e la sezione >dei Comunisti Italiani, siti entrambi in Via Solari 40 a Milano. >Ignoti, chiaramente non ancora identificati, hanno incendiato le due sedi, >arrecando danno grave e pregiudizio non solo alle strutture, ma alla tenuta >del quadro democratico in questa città. La cronistoria degli ultimi >episodi di analoga matrice non possono che dipingere una situazione >complessiva fortemente allarmante. Si sono tenute, in passato, delle >aggressioni contro la sede dell'Arcigay, con scritte di insulti e di alto >grado di intolleranza; ricordo l'attacco contro alcune sedi di partito, >contro gazebo di realtà afferenti a un quadro democratico, >appartenenti alla coalizione di centrosinistra; ricordo poco tempo fa >violenze verbali perpetrate contro i più deboli, gli emarginati, >magari persone che vivono in situazioni precarie non certo per volontà >propria, ma per difficoltà a reperire un lavoro, un'occupazione, un >ruolo nella società, dimenticati ai cigli delle strade, spesso vittime >del freddo o di qualche violenza attuata da ignoti. Prima >di Natale un altro atto degno solamente di essere considerato nazifascista >e dalle dimensioni disumane è stato attuato contro un accampamento di >Rom e di Sinti a Opera, con un incendio firmato politicamente da esponenti >di partiti istituzionali, appartenenti al centrodestra locale. Oggi >registro ancora questo grave atto, che segna un vulnus indescrivibile e di >entità elevata contro la convivenza civile: penso che il clima stia >diventando intollerabile e non perpetrabile, pena la venuta meno di quel >tessuto culturale e sociale che ha caratterizzato da sempre Milano come >città cosmopolita e costitutrice di un'Europa antifascista e di un >mondo di solidarietà e di progresso sociale, di emancipazione civica e >di liberazione della classe lavoratrice, di giustizia, di eguaglianza. Non >si può soprassedere su questa situazione: occorre chiaramente >perseguire gli autori non solo materiali di questi atti, ma anche le menti >e gli organizzatori, se ci sono, e la cosa >assumerebbe tinte di una gravità maggiore. Contro questo stato di cose >si deve anche prendere una posizione politica di dura condanna e di seria >denuncia, emarginando e neutralizzando ogni possibile compimento di atti >destabilizzanti e reazionari di uguale intensità e portata. Milano non >può cadere in un plumbeo periodo di terrore e di violenza: il futuro >prossimo di questa città non può essere ostaggio di criminali >reazionari, riproponendo un passato che spero possa considerarsi ormai >chiuso e non ripetibile. > >Alessandro Rizzo >Segretario operativo Forum de L'unione di Milano >Rete Civica di Milano