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Dario Cairoli writes: >non sono un professore, ma solo un maturando... se però la tua >curiosità è abbastanza superficiale allora può andare >bene... credo però che tutto ciò che sto per dirti lo saprai gia' >e sarà assolutamente inutile... comunque: >quando si ha a che fare con leptoni o comunque particelle subatomiche, >abbiamo a che fare con corpi che rispondono a due modelli apparentemente >inconciliabili, ovvero un modello ondulatorio ed uno particellare. Gli >elettroni, i fotoni o qualsiasi altra particella anche più massiccia, >come un protone od un neutrone, si comportano sia come onde (pensa alle >onde elettromagnetiche ad esempio, o ai diffrattogrammi ai raggi x) che >come palline materiali, tutto a seconda di come vengono studiati. Puoi >già capire che il concetto di "determinato" comincia a >vacillare. >In secondo luogo , formulato il principio di indeterminazione di >Heisenberg, per una limitazione matematica oltre che pratica, non potremo >mai conoscere la posizione esatta di una particella nello spazio. Non >sappiamo quindi con precisione dove si trova l'elettrone intorno all'atomo >in ogni istante: potremo solo sapere un'area dove potrebbe trovarsi con >molta probabilità, a seconda della sua energia Schrodinger >elaborò infatti una funzione d'onda capace di descrivere un modello >atomico dove poteva essere espressa probabilità della particella di >trovarsi in un dato punto intorno all'atomo. Avremo quindi delle >distribuzioni probabilistiche che non escludono in assoluto, ad esempio, >che una particella si trovi in un punto dove in teoria non dovrebbe essere: >grossomodo è il principio che rende possibile l'effetto tunnel e la >fusione nucleare. > >Ti ho detto una sfilza di cose a caso, spero non ti basti per nulla... >Al Qahirah