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Sergio Chiodo writes: >fabio.morgia@siemens.com,RCM Service GW scrive: >Facendo un "giro" su internet non sono riuscito a trovare nulla >che rispondesse alla mia domanda, o però trovato questo forum ed >allora approfitto per porla a voi: >mentre è facile calcolare la dilatazione dei tempi del sistema in >movimento quando il raggio di luce risulta ortogonale alla direzione della >velocità, non riesco a farlo se tale raggio è diretto >parallelamente a tale velocità, cioe se giro l'orologio di 90 gradi. > >Non so se ho capito bene la tua domanda, provo a rispondere. >Il motivo per cui si usa l'orologio di luce in direzione ortogonale alla >velocità è che le lunghezze ortogonali non sono soggette a >nessuna contrazione, come è facile dimostrare. >Se invece si usa la direzione longitudinale, le lunghezze si contraggono, >anzi si può usare proprio questa tecnica per dimostrare la contrazione >delle lunghezze, partendo dal presupposto dell'uguaglianza dei tempi di >percorrenza. >sono stato molto sintetico, se lo sono stato troppo chiedi pure >ciao