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fabio.morgia@siemens.com,RCM Service GW scrive: Facendo un "giro" su internet non sono riuscito a trovare nulla che rispondesse alla mia domanda, o però trovato questo forum ed allora approfitto per porla a voi: mentre è facile calcolare la dilatazione dei tempi del sistema in movimento quando il raggio di luce risulta ortogonale alla direzione della velocità, non riesco a farlo se tale raggio è diretto parallelamente a tale velocità, cioe se giro l'orologio di 90 gradi. Non so se ho capito bene la tua domanda, provo a rispondere. Il motivo per cui si usa l'orologio di luce in direzione ortogonale alla velocità è che le lunghezze ortogonali non sono soggette a nessuna contrazione, come è facile dimostrare. Se invece si usa la direzione longitudinale, le lunghezze si contraggono, anzi si può usare proprio questa tecnica per dimostrare la contrazione delle lunghezze, partendo dal presupposto dell'uguaglianza dei tempi di percorrenza. sono stato molto sintetico, se lo sono stato troppo chiedi pure ciao