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Sergio Chiodo writes: >La "sollevazione popolare", che per la verità ha coinvolto >solo tre/quattro persone, è stata molto istruttiva: manifesta la >nostra difficoltà ad accettare che vengano apportate modifiche alle >idee che ci siamo fatte di concetti apparentemente così ovvi come >"contemporaneità" e "lunghezza". >Che cosa ho detto di così scandaloso, anzi di, cito, >"COMPLETAMENTE SCORRETTO"? >Ho detto che se un osservatore si trova su un'astronave, eventi che sono >per lui simultanei possono non esserlo per un osservatore che si trova su >un'altra astronave in moto molto veloce rispetto alla prima. >Ho detto addirittura che secondo un osservatore le due astronavi possono >avere la stessa lunghezza, e secondo l'altro no. >Sono impazzito? No, ho solo illustrato la teoria della relatività. >Il fatto che ancora oggi questa teoria incontri resistenze ci fa capire >come mai nel 1921, quando venne conferito ad Eintein il premio Nobel, nelle >motivazioni non si menzionava la relatività, ma solo le altre ricerche >portate avanti dal grande scienziato. >Aggiungo una riflessione: come mai persone che evidentemente non sono >competenti si permettono di accusare di ignoranza chi cerca di spiegare >loro una teoria scientifica? >Non ho una risposta, ma credo che possa non essere estraneo a questo >comportamento il tipo di divulgazione scientifica imperante in Italia, che >secondo me induce a pensare che la scienza è una cosa facile e alla >portata di tutti; tanto è vero che la stessa persona in TV è in >grado di spiegarci concetti avanzati di fisica, biologia, chimica, non >disdegnando di intrattenerci su archeologia, storia, musica e quant'altro. >Un altro motivo può essere la scarsissima stima che si ha nei >confronti di un insegnante di scuola superiore. >Ma su questi aspetti mi posso sbagliare. >Sicuramente non mi sbaglio quando dico che a pagina 62 di un certo libro >Einstein scriveva "gli eventi che sono simultanei rispetto alla >banchina non sono simultanei rispetto al treno e viceversa".