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Sergio Chiodo writes: >pcnecchipcnecchi@libero.it,RCM Service GW scrive: >ho trovato confusa o comunque poco perspicua la distinzione tra >"deterministico" e "causale" >Premetto che non ho ancora letto Durrenmatt (ma lo farò tra poco). >La frase di Piercarlo mi ha fatto venire voglia di rispolverare un vecchio >articolo del 1986 di Evandro Agazzi su Nuova Secondaria, articolo che ogni >tanto vado a rileggermi. >In estrema sintesi (sempre che io sia capace di fare sintesi filosofiche), >lui dice che >A - il principio di causalità afferma che ogni cosa che accade, accade >perché c'è una causa >- del determinismo dà almeno due versioni: > B-- determinismo >ontologico: date certe cause, seguono sempre gli stessi effetti > C-- determinismo >gnoseologico: se si conoscessero le cause, potremmo prevedere gli effetti >E' ovvio che C implica B e B implica A. >La fisica classica è in passato (Laplace) caduta nel determinismo >gnoseologico, anche se l'esistenza di fenomeni caotici (generati da >equazioni deterministiche non lineari) ha dimostrato che una tale >impostazione è "errata". >Tuttavia solo la fisica quantistica ha messo in discussione il determinismo >ontologico, e Einstein era dalla parte dei deterministi, contro >l'interpretazione probabilistica. ("Dio non gioca ai dadi..") >Il principio di causalità non può essere messo in discussione da >nessuno che voglia fare scienza, anzi è un presupposto per la >intelligibilità della natura. >Fin qui Agazzi. Non so se tutto questo centra qualcosa con il libro di >Durrenmatt, ma in ogni caso sono riflessioni stimolanti... >alla prossima. >sergio