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http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_marzo_3/writer-arengario-perdono-giudiziale-de-corato-1602592079315.shtml la richiesta del pm era stata di condanna a un mese di reclusione Il giudice «perdona» il writer minorenne De Corato: così si vanifica il recupero Il ragazzo aveva imbrattato il muro dell'Arengario. Il vicesindaco: ora gli altri penseranno di farla franca MILANO - Tre anni fa era stato «pizzicato» dai vigili mentre imbrattava con una bomboletta spray il muro dell'Arengario. Oggi il Tribunale per i minorenni di Milano ha sentenziato il «non luogo a procedere» per il giovanissimo writer, colto in flagranza di reato il 29 marzo del 2007 dalla Polizia Locale di Milano. L'imputato non era presente in aula. La richiesta del pm era stata di condanna a un mese di reclusione, da convertire in semidetenzione. Nella sentenza il giudice scrive che il fatto non può essere giudicato «irrilevante» come chiesto dal difensore, visto che l'Arengario è un bene di interesse storico di notevole pregio architettonico per la città di Milano; tuttavia, essendo il ragazzo incensurato e poiché il fatto è «molto risalente nel tempo», si concede il perdono giudiziale. DE CORATO: «CI SORPRENDE» - «Il perdono giudiziale disposto dal giudice nei confronti di un soggetto che neanche si è presentato all'udienza - commenta il vicesindaco di Milano e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato - è un esito che francamente ci sorprende perché vanifica ogni finalità di recupero. E riafferma quella linea adottata in passato che tendeva a ritenere questo reato di tipo "bagatellare" e dunque non perseguibile». De Corato ricorda la «maggiore severità chiesta dallo stesso sindaco Letizia Moratti» in un incontro svoltosi il 14 gennaio 2009 in Prefettura, presenti, tra gli altri, il presidente del Tribunale per i minorenni Mario Zevola e il pm presso lo stesso Tribunale Vittorio Pilla, il sostituto procuratore Riccardo Targetti, oltre che il presidente dei giudici di pace Vito Dattolico. «Non va dimenticato - aggiunge De Corato - che nel 2009 il numero maggiore delle denunce da parte del Nucleo Tutela Decoro Urbano della Polizia Locale è stato proprio a carico di minorenni, ben dieci. Che possono interpretare questa bonarietà dei giudici come una deresponsabilizzazione: tanto alla fine la si fa franca». Redazione online 03 marzo 2010