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http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_luglio_12/de_corato_writer_scuola_via_tabacchi_gogna_mediatica-1601560799420.shtml perplesso il presidente di Assoedilizia: «meglio il silenzio» Il vicesindaco mette alla gogna i writer Filmati i due graffitari che imbiancano il muro da loro imbrattato: il video sarà proiettato a Palazzo Marino MILANO - E' una vera e propria gogna mediatica quella decisa dal vicesindaco Riccardo De Corato nei confronti dei due improvvisati graffitari che, l'estate scorsa, avevano imbrattato con alcune scritte il muro della scuola di via Tabacchi. Il 3 giugno scorso i ragazzi, per ottenere l'estinzione del reato, si erano impegnati davanti al giudice di pace a ripulire il muro. Il lavoro è stato eseguito sabato: il filmato che mostra i due writer all'opera sarà proiettato lunedì in conferenza stampa a Palazzo Marino, sede del Comune, e sarà quindi distribuito ai mezzi di informazione. LA PUNIZIONE - «Ci sembra un mezzo opportuno - ha commentato il vicesindaco Riccardo De Corato, che ha reso noti i dettagli della vicenda - per dissuadere i writer dal reiterare questo comportamento». I due giovani erano stati sorpresi il 20 luglio dell'anno scorso dagli agenti della Polizia locale mentre imbrattavano con vernice spray il muro della scuola comunale di via Tabacchi. Il 3 giugno il giudice di pace ha stabilito che i due - che avevano chiesto di poter riparare al danno - ripulissero il muro. IL RISARCIMENTO - Il Comune ha ottenuto inoltre il pagamento di 1000 euro a titolo di risarcimento per il danno di immagine e di un'altra cifra che comprende i materiali utilizzati per l'intervento, oltre al consenso dei due responsabili per le riprese video. De Corato ha spiegato che il Comune è «soddisfatto perché il danno è stato riparato» e anche perché «è stato ottenuto un risarcimento per l'impegno e le spese profuse in questa battaglia contro il degrado». De Corato ha anche sottolineato che il ddl sicurezza, non appena entrerà in vigore, sanzionerà i writer in modo molto più severo, visto che punisce gli imbrattamenti di beni immobili anche con la reclusione fino a un anno per edifici di interesse storico-artistico. ASSOEDILIZIA: MEGLIO IL SILENZIO - Si definisce invece «perplesso» il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici. «La legge sul reato di imbrattamento è cambiata - afferma Colombo Clerici in una nota - sicché lo stesso ricade sotto la competenza del giudice ordinario, e ne vedremo gli effetti». «Ma qui - prosegue - si finisce per dare una pubblicità gratuita a giovani che probabilmente non van cercando nulla di meglio. La notizia circostanziata della loro punizione è già stata diffusa oggi e ne conseguirà l'effetto deterrente. Si copra il resto con un bel silenzio, che è il giusto coronamento di una punizione che voglia essere esemplare». 12 luglio 2009 NOTIZIE CORRELATE: Educatore della Provincia imbratta scuola (21 luglio 2008) Scuola imbrattata, il Comune parte civile (3 ottobre 2008) «Puliremo il muro che abbiamo sporcato»