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Oliverio Gentile writes: >http://www.corriere.it/vivimilano/numeri_e_indirizzi/articoli/2008/06_Giugno/23/sicurezza_stradale.shtml > > > >In sintonia con lamministrazione comunale, nel segno >dell'e-democracy > >Un portale per la sicurezza stradale a Milano > >L'iniziativa è della Fondazione Rete Civica in collaborazione con >Ciclobby: mappa digitale per segnalare problemi viabilistici > >MILANO - Non ci sono solo i ragazzi che si trovano su MySpace o gli >internauti a caccia di occasioni su eBay. Cè anche chi considera >il web uno strumento utile per agire sulla società, per scambiarsi >opinioni e cercare di risolvere problemi quotidiani, per cercare di >migliorare le nostre città attraverso un dialogo con le istituzioni. >La chiamano e-participation, una forma di partecipazione dal basso che >sfrutta le potenzialità della Rete per attivare un dialogo crescente >tra i cittadini e i loro rappresentanti. A Milano è già una >realtà grazie a ------ www.partecipami.it, punto di incontro online >tra gli abitanti della metropoli e gli esponenti del Consiglio Comunale e >dei Consigli di Zona. > >Ora il portale realizzato dalla Fondazione RCM (------ >www.retecivica.milano.it) si è alleato con lassociazione >Ciclobby (------ www.ciclobby.it) per dare vita a un sito, ------ >www.sicurezzastradale.partecipaMi.it, che offre ai milanesi >lopportunità di segnalare su una mappa digitale strade >dissestate, incroci pericolosi, cartelli ingannevoli e tutto ciò non >funziona dal punto di vista del traffico e della sicurezza stradale. Il >tutto in sintonia con lamministrazione comunale, nel segno di >unautentica e-democracy. «Le strade italiane sono tra le >più insanguinate dEuropa», spiegano i promotori >delliniziativa. «Ogni tanto si sente qualcuno far la voce >grossa, ma serve una vera cultura della sicurezza, che non può >accontentarsi di disseminare il territorio di telecamere e occhi >elettronici. Di fronte a tale situazione si possono scegliere due vie: >mettere la testa sotto la sabbia e far finta di nulla, attendendo la >prossima vittima, oppure dire basta, cercando di costruire, tutti insieme, >una nuova consapevolezza. Noi preferiamo la seconda opzione». > >Una posizione che trova concordi molti milanesi: in poche settimane gli >utenti del sito hanno avviato discussioni sui più svariati argomenti, >dalle corsie preferenziali non percorribili in moto agli attraversamenti >pedonali poco visibili, dai parcheggi per biciclette ai pali segnaletici >inclinati, e ancora dai tombini otturati alle vie dove la sosta in doppia >fila regna sovrana. Agli assessori il compito di vagliare tali indicazioni >e fornire delle risposte. Da un lato tenendo conto dei dati emersi nel >recente incontro pubblico «La sicurezza stradale per il bene dei >milanesi», secondo cui a Milano gli incidenti stradali sono diminuiti >del 20 per cento negli ultimi quattro anni, ma solo nel 2007 i casi >più gravi hanno richiesto 444 interventi dei Vigili del Fuoco in >città e 1.454 nel territorio della Provincia. Dallaltro >ricordandosi dellobiettivo stabilito nel dicembre 2007 con >ladesione del Comune alla Carta Europea della >sicurezza stradale: ridurre gli incidenti del 50 per cento entro il 2010. > >Raffaella Oliva >23 giugno 2008