Per inviare un messaggio nella conferenza Alessandro Rizzo LD compilare il seguente modulo
E-Mail del
mittente:
Oggetto:
Testo:
Alessandro Rizzo writes: >La Lista Fo a fianco della scuola pubblica >La Lista Fo è a fianco degli studenti, dei ricercatori, degli >insegnanti e >dei genitori nella difesa della scuola pubblica. >Per la democrazia > > > >Assistiamo alla nascita e alla crescita di una mobilitazione di massa >nelle università e nelle scuole italiane. Studenti, insegnanti, >docenti, >ricercatori, genitori, ma anche la cittadinanza compartecipe si stanno >mobilitando per esprimere la propria forte preoccupazione, la propria >opposizione e le proprie proposte in merito alla controriforma in atto, >disegnata dal decreto Gelmini. >Parliamo di controriforma perché di questo si tratta. Il disegno di >legge >voluto dal Ministro della Pubblica Istruzione prevede seri e copiosi tagli >alla formazione pubblica di ogni ordine e grado, penalizzando la ricerca >scientifica e la possibilità di proseguire nelle attività >didattiche >dellAnno Accademico in corso e futuro. Oltre alle riduzioni tutti >noi >siamo consapevoli di disegni di impostazione demagogica e che riportano la >scuola pubblica indietro di 50 anni, prima della riforma che ha introdotto >la scuola media obbligatoria e unica. >Infine il metodo è assolutamente contestabile: prevedere un disegno >di >legge di riforma del sistema scolastico che passi sotto forma di decreto >è >un atto autoritario che non prevede, invece, quel necessario percorso di >condivisione necessario a proporre la costruzione di una scuola che sia >realmente quello che Calamandrei definiva seminarium rei >pubblicae, >luogo di crescita collettiva di spiriti adatti per il rinnovo continuo >della classe dirigente, per il progresso della civiltà e della >società. >La centralità della scuola si legge nella sua funzione di formare la >classe dirigente futura con unestrazione proveniente da ogni >classe >sociale. >Le gravi frasi espresse dal Presidente del Consiglio - poi smentite - di >inviare la polizia nelle università e nelle scuole dove la >mobilitazione >si attiva testimoniano la volontà della destra di considerare una >manifestazione pacifica una questione di ordine pubblico. >Occorre impedire che la polizia venga utilizzata da una parte politica per >interessi strumentali e occorre evitare che avvenga quel taglio >improponibile e indegno di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica, >previsto dallarticolo 64 della legge n. 133. >La crisi economica e finanziaria non deve scaricarsi in modo indeterminato >sulla scuola pubblica in generale. >La scuola di Stato, la scuola democratica, è una scuola che ha un >carattere unitario, è la scuola di tutti, crea cittadini, non crea >né >cattolici, né protestanti, né marxisti. >Perché siamo convinti che resistere nella difesa del carattere >pubblico >della scuola, della formazione professionale, dellUniversità e >della >Ricerca Scientifica sia la strada unica e maestra per difendere la >democrazia e permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di >sole >e di dignità, come diceva Piero Calamandrei nel suo discorso >pronunciato >al III Congresso dellAssociazione a difesa della scuola nazionale, a >Roma >l11 febbraio 1950. > >Lista Uniti per Milano con Dario Fo >Ottobre 2008