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Alessandro Rizzo writes: >MANIFESTO FORUM MILANO 2016: Oltre la città occasionale > >Siamo donne, uomini, associazioni, forze politiche, movimenti, comitati, >centri sociali, impegnati in questi anni nel sociale, nel mondo del >lavoro, per la difesa del territorio e una diversa politica urbanistica, >per una migliore qualità della vita, per la mobilità sostenibile, >per >linclusione sociale, per la cooperazione e la pace, per la cultura. >Con lassegnazione dellEXPO alla città di Milano, nei >prossimi sette anni >nellarea metropolitana milanese si attueranno scelte e realizzeranno >opere in grado di segnare durevolmente il destino del capoluogo, di tutta >la nostra area metropolitana e anche oltre. >Secondo noi, scelte, opere e interventi dovranno essere ispirati >unidea >di città socialmente, ambientalmente ed economicamente sostenibile, >decise >e realizzate mettendo in campo un grande concorso di idee, un ampio >processo partecipativo, capace di coinvolgere tutte le forze vive >dellarea metropolitana, valorizzando sia le competenze culturali e >scientifiche, sia l'autorevole rappresentanza delle tante >soggettività >impegnate nel vivere civile. A queste forze vive l'amministrazione >pubblica dovrà riferirsi, accogliendone le proposte e dando loro >spazio in >termini decisionali e di controllo. >In questi anni si deciderà se avremo una città più bella, >meno inquinata, >più inclusiva, meno chiusa, più solidale, di quella attuale. >Perché ciò >diventi realtà sarà necessario abbandonare scelte segnate >dallassenza di >programmazione pubblica e dalla subordinazione agli interessi privati, >come, purtroppo, dimostrano quelle che sono già state realizzate o in >dirittura darrivo - Fiera/Citylife, Centro Direzionale/PortaNuova, >quartiere Isola, grandi opere autostradali, ecc. -, con procedure che >escludono lapporto partecipativo della collettività ed esposte >al rischio >di illegittimità amministrativa, contabile e penale, come segnalano >le >indagini in corso da parte della magistratura. >Di fronte a questi scenari costituiamo il FORUM MILANO 2016: oltre la >città occasionale, un organismo democratico e partecipato, aperto a >tutte >le soggettività che hanno a cuore i temi posti, un luogo e uno >strumento >in grado di promuovere iniziative politiche, culturali e >dinformazione, >campagne di mobilitazione con i cittadini e le tante soggettività con >le >quali sapremo relazionarci, in ogni ambito territoriale e sociale. > >LEXPO va dunque inquadrato in una visione strategica più ampia, >capace di >perseguire dieci obiettivi fondamentali: >1. PARTECIPAZIONE E NON POTERI SPECIALI: >impedire che la gestione delle >scelte sia sottratta a ogni forma di partecipazione e controllo >democratico, e soprattutto che laccelerazione dei tempi sia >lalibi per >deroghe e stravolgimenti delle procedure e delle norme in campo >urbanistico, ambientale, trasportistico, istituzionale. Attivare da subito >forme di coinvolgimento di tutti i cittadini, amministratori, istituzioni >che vivono in questarea vasta, con procedure e strutture >partecipative >che manifestino alle istituzioni le proposte delle tante rappresentanze >sociali e territoriali, e con la costituzione di un Osservatorio composto >da personalità riconosciute nellarea metropolitana per la >competenza e la >qualità culturale, scientifica e morale. >2. TRASPARENZA E LEGALITÀ: attivare >speciali controlli sui giganteschi >flussi di denaro che si muoveranno intorno allevento, in particolar >modo >negli appalti e nei subappalti, per verificarne la provenienza, >lutilizzo >ed impedire linfiltrazione della finanza criminale. Prevedere forme >di >controllo adeguate sui flussi di finanziamenti pubblici, per verificarne >leffettivo utilizzo per interventi di interesse generale ed evitarne >ogni >spreco. >3. QUALITÀ E SICUREZZA DEL LAVORO: >garantire diritti e qualità del lavoro >contro ogni precarietà, ogni sfruttamento, attraverso un sistema di >controlli che imponga condizioni di sicurezza, regolarità dei >contratti e >contrasto del lavoro nero. Vanno quindi escluse agenzie, misure o >provvedimenti speciali sul mercato del lavoro che legittimino il dumpig >sociale nei confronti dei contratti nazionali di categoria. Al termine >della manifestazione, promuovere possibili opportunità di >ricollocazione >dei lavoratori, per impedire che si infoltisca lesercito degli >invisibili. >4. IL CONSUMO DI SUOLO: contenere ogni >ulteriore consumo di suolo e il >connesso fenomeno della dispersione abitativa, preservando le aree verdi e >agricole ancora esistenti da ogni ulteriore sviluppo urbanistico e >infrastrutturale, senza proseguire nella densificazione di una città >tra >le più edificate dEuropa. >5. AGRICOLTURA E SOVRANITÀ >ALIMENTARE: Nutrire il pianeta, lo slogan >dellevento, per noi significa rilanciare lagricoltura urbana e >metropolitana, a partire dalla valorizzazione del Parco agricolo Sud >Milano, e difendere la sovranità alimentare e la biodiversità. >LEXPO >parli al mondo di agricoltura di qualità, equa, naturale, >multifunzionale, >e non geneticamente modificata; di produzioni locali, di filiera corta, di >mercati locali, di reti solidali. >6. BENI COMUNI: avviare una nuova >politica di tutela e governo pubblico >dei beni comuni, come opportunità per garantirne a tutti la >fruibilità e >come occasione di una diversa economia legata alla valorizzazione del >territorio. Garantire proprietà e gestione pubblica partecipata del >ciclo >integrato dellacqua. Sperimentare una nuova politica energetica, >fondata >sul binomio riduzione del consumo/diffusione delle fonti rinnovabili. >Investire da subito in interventi per la riduzione dei rifiuti, >laumento >della raccolta differenziata e un migliore sistema di gestione e riciclo. >7. MOBILITÀ SOSTENIBILE: investire >sulla realizzazione di un sistema >metropolitano della mobilità sostenibile, soprattutto su ferro, per >ridurre le emissioni inquinanti, la congestione del traffico e garantire >la salute dei cittadini. Per questo dovrà seriamente essere affrontato >il >problema dei flussi radiali da e verso il centro dellarea >metropolitana e >quelli circolari tra comuni, con lobiettivo di ridurre il traffico >privato su gomma, potenziando le aree di interscambio e la rete del >trasporto pubblico con mezzi adeguati per frequenza, portata e comfort. >Dovranno inoltre essere adottate tutte le strategie necessarie per >potenziare la mobilità ciclabile. >8. UNA CITTÀ METROPOLITANA DELLA >QUALITÀ DEL VIVERE, DELLABITARE E DEL >LAVORARE: costruire insieme un disegno complessivo e unitario di >città >che, al centro come in periferia, sia un luogo della qualità di vita >delle >persone: dai bisogni quotidiani, alla qualità della formazione, al >diritto >alla cultura e allo svago, rifiutando unidea di città come pura >sommatoria delle spinte al consumo opulento, alla speculazione ed agli >affari. Valorizzare la rete delle associazioni e degli spazi pubblici >autogestiti presenti nel territorio metropolitano milanese, la loro >produzione culturale e di servizi specificamente rivolti alla popolazione >giovanile. >9. UNA CITTÀ METROPOLITANA >SOLIDALE, DEI DIRITTI E DELLACCOGLIENZA: >riqualificare la città, destinando consistenti risorse la costruzione >di >alloggi popolari, per case in assegnazione e in affitto e per interventi >di risanamento urbanistico e sociale delle periferie. Destinare ingenti >investimenti per interventi di inclusione sociale e di accoglienza, di >contrasto delle vecchie e nuove povertà, per costruire una ricca rete >di >servizi sociali di qualità, che garantiscano i diritti di tutti alla >salute, a una maternità libera e consapevole, allistruzione, >alla >formazione, alla cultura. >10. LEXPO DOPO LEXPO: impedire da >subito che le aree e le strutture >realizzate per la manifestazione vadano ad ingrossare lelenco degli >ecomostri e che si costruiscano nuove inutili e dannose cattedrali >nel >deserto: occorre che le aree destinate ad EXPO, ex Scalo Farini e >Centro >Direzionale, già ora connesse tra loro da un asse ferroviario, siano >progettate come un sistema urbano unitario funzionalmente integrato alla >città, a partire dalla ricollocazione delle attività commerciali >del >quartiere Sarpi.