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Alessandro Rizzo writes: >----- Messaggio Originale ----- > > giovedì >27 marzo 2008 9.56.52 >Messaggio >Da: mario.agostinelli@lombardiacom.it >Oggetto: Contatto, la >newsletter di Mario Agostinelli >A: Alessandro >Rizzo >Allegati: Attach0.html 13K >Manifestazione_ammazzaparch.JPG 52K > >Contatto > > >la newsletterdi Mario Agostinelli, Capogruppo RC in Consiglio Regionale >Lombardia > >www.marioagostinelli.it > >27/03/2008, numero 4/2008 > > > > >In questo numero: > > Statuto Lombardia, >preoccupazioni allarmate e contrarietà > Salvaguardati i confini del >parco pineta Tradate-Appiano > > > > > >STATUTO LOMBARDIA: PREOCCUPAZIONI ALLARMATE E CONTRARIETA > > >Il 13 Marzo il nuovo Statuto della Lombardia è stato approvato in >prima lettura dal Consiglio con 61 voti a favore e lastensione di >tutta la Sinistra Arcobaleno. Entro Maggio si passerà >allapprovazione definitiva del testo, senza possibilità di >emendamenti. >Il gruppo PRC ha manifestato un profilo netto e riconoscibile in tutto il >dibattito protrattosi per un anno intero ed ha svolto unazione di >merito intensa e molto determinata su ognuno dei 65 articoli della legge e, >infine, nella discussione di tre giorni in Consiglio ha presentato con >tutta la Sinistra Arcobaleno centinaia di emendamenti comuni. >Lastensione su un atto che fissa le regole di funzionamento delle >istituzioni regionali equivale alla bocciatura: credo che in nessuna >regione lopposizione abbia preso le distanze in modo così >marcato dallo statuto in gestazione. In effetti, lo Statuto lombardo è >lo specchio di una azione politica legata alle innovazioni che il modello >Formigoni ha apportato anche rispetto alla nostra Costituzione. Lidea >di una Lombardia stato nello stato viene rafforzata e le >ambizioni politiche del Presidente della Lombardia che cala a >Roma vengono premiate. La Lega porta a casa poco o nulla, accontentandosi >di un ruolo al traino del disegno ciellino, il vero ispiratore dei >valori sostitutivi dei diritti e il >regolatore delle possibili mediazioni raggiunte col PD. La sinistra >conquista il riconoscimento di un ruolo marcato degli enti locali, >delluguaglianza tra uomini e donne, del carattere pubblico >dellacqua, di maggiori garanzie per lopposizione >nellattività consiliare. > >Qui di seguito porto a conoscenza in modo schematico e in 6 punti i >contenuti più preoccupanti dello Statuto, con lintenzione di >sollecitare allarme e una discussione pubblica sul profilo politico >culturale assolutamente anomalo assunto dalla Regione Lombardia nel >contesto nazionale. >Un profilo e questo è fonte di grande preoccupazione >ormai condiviso dal Partito Democratico (che ha blindato il testo in >discussione e scoraggiato emendamenti) in un clima da grande >coalizione, che non lascia niente a sperare e che la stampa e i media >sembrano gradire, al punto da negare ospitalità alle riflessioni e >alle informazioni come quelle esposte qui di seguito. In esse mi >limiterò spesso e volutamente a riprendere tra virgolette il testo >dello Statuto senza alcun commento, proprio per sottolinearne la >gravità. > > >a) Il presidenzialismo monarchico > > > La necessità di un riequilibrio di poteri a favore del Consiglio >è apparsa come questione politica dirimente, intorno alla quale >misurare la possibilità di convergenza e lo stesso grado di >spirito costituente. Lelezione diretta del Presidente, >che abbiamo contrastato, fornisce invece a questa figura poteri illimitati, >al punto da consentire lo scioglimento del Consiglio e il ritorno alle >elezioni anche nel caso di ambizioni personali di un politico (come >Formigoni eletto per la terza volta!) che punta a diventare Ministro. >Laccentramento dei poteri determina così un impoverimento del >ruolo del Consiglio, che esercita debolmente la funzione legislativa, ma >rimane sostanzialmente subordinato allesecutivo. Inoltre la Giunta - >prevista di 16 assessori e integrata da 4 segretari del Presidente: 8 >membri in più dei Ministri previsti dal Governo Nazionale! - non >è sottoposta ad appropriato controllo politico, dando origine >ad un conflitto di interessi, con i controllati che coincidono con i >controllori. > > >b) Il segno confessionale dellistituzione > > > La Regione riconosce nella Chiesa Cattolica e nelle altre >confessioni religiose, formazioni sociali in cui si svolge la >personalità dellindividuo e orienta la sua azione alla >cooperazione con queste, per il bene della comunità regionale. >Persegue, sulla base delle sue tradizioni cristiane e civili, il >riconoscimento e la valorizzazione delle identità presenti sul >territorio. Tutela la famiglia con adeguate politiche sociali, >economiche e fiscali. Nessun commento, parla da sé. >c) La sussidiarietà e la libertà di scelta > > >La Regione in attuazione del principio di sussidiarietà >orizzontale, riconosce e favorisce liniziativa autonoma dei >cittadini, delle famiglie, delle formazioni sociali e degli enti civili e >religiosi, garantendo il loro apporto alla programmazione e nella >realizzazione dei servizi pubblici. >Assicura la libertà di scelta nei servizi che dipendono dalla >Regione a parità di condizioni di accesso nel caso dei servizi >essenziali. Ma tutto ciò come si concilia con la >Costituzione Italiana? Non è forse la celebrazione del privilegio del >privato sul pubblico e della possibilità di finanziare direttamente la >scuola privata e la sanità e lassistenza convenzionata con >sovvenzioni, buoni e voucher? >d) Limpresa prima del lavoro > > >Mentre la Regione agevola lattività >dellimpresa che riconosce come fondamento, insieme al lavoro, >del sistema economico e produttivo lombardo, si limita soltanto a >sostenere il lavoro, anche se opera perché il >diritto al lavoro si realizzi in condizioni di stabilità >(nostro emendamento approvato). Ne discende anche una sottovalutazione del >ruolo del sindacato, contemplato solo nella posizione di >partner delle decisioni della Giunta e equiparato alle >molteplici altre organizzazioni civili e sociali in meccanismi di >coinvolgimento molto generici. Inoltre i vincoli sociali posti >dallart 41 della Costituzione alla libertà dimpresa non >sono stati ripresi. > > >e) Lesclusione della partecipazione > > >Invano abbiamo presentato proposte perché si codificasse il bilancio >partecipativo, si riconoscesse il conflitto come momento essenziale della >democrazia, si promuovessero strumenti di democrazia diretta per affrancare >i cittadini dalla condizione di meri spettatori. >Addirittura, gli strumenti referendari sono stati resi praticamente >impraticabili rispetto alla situazione in atto fino ad oggi. Infatti, per >labrogazione di una legge regionale, si passa dagli attuali 90.000 >elettori, o 3 consigli provinciali, o 50 consigli comunali, a 300.000 >elettori, o 4 consigli provinciali, o 150 consigli comunali. Il referendum >sullacqua pubblica ammesso a Febbraio su richiesta di 132 comuni , in >base alle nuove regole (difese da PD, FI, AN e Lega e avversate dalla >Sinistra Arcobaleno) non avrebbe raggiunto il quorum di proponenti. > > >f) Il potere regolamentare alla Giunta e la debolezza degli organi di >Garanzia > > >Dallo Statuto il potere regolamentare viene assegnato sostanzialmente alla >Giunta, salvo solo un parere non vincolante del Consiglio; così la >riserva di legge in materia di diritti civili e politici che noi >pretendevamo per il Consiglio risulta nel testo finale assai labile, >aprendo di conseguenza larghi spazi a discipline di carattere anche >meramente amministrativo e al ricorso alla delegificazione. >Allo stesso modo, si è voluto in diverse occasioni banalizzare il >tentativo di riequilibrare il rapporto tra Giunta e Consiglio con >lintroduzione di strumenti di controllo o con laffermazione di >nuove competenze da parte del Consiglio, in ordine ai regolamenti o alla >verifica della conformità tra le leggi emanate e lo Statuto. >Banalizzazione dettata dal malcelato fastidio nei confronti di qualsiasi >regola che richiami la partecipazione, la trasparenza, la socializzazione >dellesperienza dellamministrazione. Un riflesso di una >concezione centralistica ed autoreferenziale che fa coincidere la >sovranità popolare semplicemente con il voto e la partecipazione con >il partneriato, inteso come processo di selezione e di >cooptazione dallalto delle istanze sociali. >L'organo di garanzia statutaria, infine, è stato scardinato proprio >nella sua funzione di garanzia, sia eliminando ogni rigoroso requisito di >professionalità per i suoi componenti, sia anticipando alla fase di >presentazione dei progetti di legge il suo intervento, originariamente >previsto al termine dell'iter legislativo (ciò che consentiva di >prevedere che in caso di parere negativo il pdl dovesse essere riesaminato >ed approvato a maggioranza qualificata). > > >SALVAGUARDATI I CONFINI DEL PARCO PINETA TRADATE-APPIANO >Dopo un iter faticoso, contrastato, sostenuto da iniziative continue nel >territorio e prese di posizione pubbliche di singoli cittadini e di >associazioni, nonostante indebite pressioni e incursioni di alcune >Amministrazioni il 19 Marzo è approdata in Consiglio Regionale la >legge di istituzione del Parco Pineta di Appiano >Gentile e Tradate. >La sua approvazione allunanimità chiude una contesa non sempre >trasparente tra interessi contrastanti. Ha avuto così successo una >visione lungimirante e unitaria dellambiente sottratto alla >speculazione della proprietà privata. >Larea originale del progetto di Parco, difesa in particolare dalle >associazioni ambientaliste e dalle realtà locali, viene preservata; >alcuni ritagli, tentati in extremis da qualche Giunta comunale, >vengono esclusi; le culture, leducazione, la realtà viva del >territorio si arricchiscono così di un bene comune di valore >inestimabile. >Il Gruppo di Rifondazione Comunista, che ha contrastato tutti i diversivi e >le operazioni di basso profilo in corso, non può che compiacersi >dellunità raggiunta dallintera Commissione Ambiente e >dellappoggio della Direzione del Parco alla proposta pervenuta in >Consiglio. >In tempi così difficili, grazie alla mobilitazione e ad >unattenzione straordinaria dal basso, si è realizzato un >prezioso risultato per la società civile e perché no > anche per la buona politica sostenuta dalla partecipazione. >Lo festeggeremo Sabato 5 aprile a Tradate con un incontro popolare >organizzato dalla Sinistra Arcobaleno, per cui diamo appuntamento già >da ora. > > > > > > > > >[ info ] [ sito ] [ unaltralombardia ] > >Per iscriversi o annullare, l'iscrizione alla newsletter inviare una e-mail >a info@marioagostinelli.it