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Alessandro Rizzo writes: >CONTRO LA LEGGE REG.18 CHE OBBLIGA I COMUNI LOMBARDI A PRIVATIZZARE >LACQUA > > >VOGLIAMO IL REFERENDUM ! > > > > >Martedì mattina, 29 gennaio 2008, il Consiglio regionale discute >lammissibilità del referendum abrogativo della Legge 18, che >obbliga i Comuni a privatizzare i propri servizi idrici, referendum >richiesto da ben 117 Consigli comunali della Lombardia. > > >Il Comitato Milanese Acqua chiama tutti a un > >Presidio > >davanti alla Regione Lombardia > >via Fabio Filzi 22 > >martedì 29 gennaio, ore 9:30 > > > > >Venite in tanti ! > > > > > >Si tratta di un appuntamento molto importante nella vertenza acqua in >Lombardia. C'è infatti il rischio che la maggioranza respinga il >Referendum adducendo cavilli legali. Solo con una forte presenza di >cittadini, movimenti, associazioni, sindacati, oltre ai Sindaci >referendari, potremo "condizionare" il voto in Consiglio. E' >importante che fin da ora ogni Comitato locale sensibilizzi i propri >aderenti e i Comuni del territorio (sia quelli che hanno votato il >Referendum che tutti gli altri) a partecipare al presidio, con striscioni, >megafoni, gonfaloni, Sindaci in fascia tricolore. > > > >Comitato Milanese Acqua > > >VOGLIAMO IL REFERENDUM > >29 gennaio 2008 : dopo molti rinvii, il Consiglio della Regione Lombardia >discute e vota lammissibilità di un referendum abrogativo di >alcuni articoli della Legge regionale n.18/2006 che obbliga tutti i Comuni >lombardi a consegnare ai privati i propri servizi idrici. > >Il referendum è stato proposto, sulla base dello statuto della >Regione, dai Consigli comunali di ben 117 Comuni lombardi (ne sarebbero >bastati 50), che hanno deliberato la necessità di abrogare i principi >base della legge: >1. lobbligo per gli ATO (ambiti territoriali >ottimali: formati in genere da diversi comuni, per la gestione del ciclo >dellacqua) di mettere a gara laffidamento dei servizi idrici, >quindi di fatto di privatizzare; >2. lobbligo di separare gestione ed erogazione, >come se lerogazione dellacqua fosse una funzione separata dalla >gestione del servizio idrico; >3. la possibilità di cedere ai privati parte della >proprietà delle strutture (reti, impianti). > >La richiesta di referendum abrogativo da parte dei Comuni interviene >peraltro in un contesto nazionale in cui: >? più di 400.000 firme hanno sostenuto la >legge di iniziativa popolare per la difesa dellacqua pubblica in >Italia; >? il Governo ha impugnato, per motivi di >incostituzionalità, la legge della Regione Lombardia; >? il Governo ha altresì votato una moratoria >di un anno, fino a dicembre 2008, che impedisce di cedere lacqua a >delle SpA. > >La Regione Lombardia vede dunque bloccata la sua iniziativa, tesa ad >affrettare la privatizzazione dei servizi idrici per mettere tutti, Governo >compreso, davanti al fatto compiuto. Adesso il Consiglio regionale >dovrà discutere lammissibilità del referendum e ci >auguriamo che nella decisione non intervengano logiche di maggioranze >politiche, magari avvalendosi di cavilli tecnici, poiché equivarrebbe >a negare listituto del referendum, e soprattutto a negare ai >cittadini il diritto di esprimere le proprie scelte. > > >Portare acqua potabile nei rubinetti delle case dei cittadini è stata >e resta una delle grandi missioni pubbliche della politica. Il principio >che lacqua è un bene comune dalla cui potabilità dipende la >vita e la salute di tutta la comunità, e che pertanto va garantito a >tutti, ha segnato profondamente il cammino di civilizzazione della nostra >società e non può essere demandato alla speculazione privata, >né svenduto ad interessi di parte politica. > >La richiesta di referendum abrogativo, da parte di 117 Consigli comunali, >rientra perfettamente in questa linea: intende rendere la cittadinanza >consapevole delle sorti che la politica riserva al servizio idrico e >portarla ad esprimersi su queste grandi opzioni. > >Chiediamo che il Consiglio Regionale rispetti la volontà espressa dai >117 Consigli comunali che, a nome della cittadinanza, hanno deliberato la >richiesta di referendum abrogativo, in piena autonomia dai partiti e in >modo trasversale a tutte le opinioni politiche. E una grande prova di >democrazia che non può essere umiliata né da tortuosi cavilli mai >sollevati prima dora, né da arroganti colpi di maggioranza. > > >Il Consiglio regionale ha il dovere di rispettare le leggi e le >volontà popolari, vale a dire: >? votare la palese legittimità del quesito >referendario; >? rispettare la moratoria in atto nel paese e >fermare ogni affidamento a SpA. > > > > > >Comitato lombardo acqua pubblica - Comitato milanese acqua >Forum italiano dei movimenti dellacqua - Contratto mondiale >sullacqua > >