Per inviare un messaggio nella conferenza Alessandro Rizzo LD compilare il seguente modulo
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Andrea Fedeli writes: >----- Messaggio Originale ----- > > giovedì >24 gennaio 2008 7.43.56 >Messaggio >Da: "Associazione >La Conta" <laconta@interfree.it> >Oggetto: Il Teatro Officina >non può dimenticare. Invito a "LA MEMORIA OPERAIA" Brani da >"C >A: "associazione >la conta" <laconta@interfree.it> >Allegati: Attach0.html 9K > >Riceviamo e molto volentieri inoltriamo il messaggio che segue. > >Non perdetevi questa meravigliosa occasione di conoscere un'opera >splendida, "Cuore di fabbrica", di apprezzare le poesie di >Ferruccio Brugnaro, poeta operaio di Porto Marghera e di >ascoltare le testimonianze degli operai della Thyssenkrupp. > >Ciao, > >Associazione la Conta > > >----- Original Message ----- >From: Teatro Officina "info@teatroofficina.it >To: associazione la conta >Sent: Sunday, January 20, 2008 8:28 PM >Subject: Il Teatro Officina non può dimenticare. Invito a partecipare >a "LA MEMORIA OPERAIA" Brani da "Cuore di fabbrica", >poesie di Ferruccio Brugnaro poeta operaio e testimonianze di >operai della ThyssenKrupp - alle ore 21,00 del 26/1/08 al Teatro Officina- >Via S. Elembardo 2 - Milano - Ingresso libero e gratuito. > > > > >LA MEMORIA OPERAIA > >Brani da Cuore di fabbrica >poesie di Ferruccio Brugnaro poeta operaio >testimonianze di operai della ThyssenKrupp > > >SABATO 26 GENNAIO 2008 h. 21:00 > >al Teatro Officina - Via S. Elembardo, 2 - Milano > >Ingresso libero e gratuito > >Già Primo Levi in Canto dei morti invano indicava un >elenco di vite invisibili, da Treblinka agli scomparsi di Buenos Aires, >fino ai morti della strage di Bologna. Se Primo Levi fosse ancora tra noi, >lui così radicato nella cultura industriale torinese, forse ci >indicherebbe ciò che sta sotto gli occhi di tutti noi: il vero oblio, >quello che annulla tutto, è quello che è calato nel breve volgere >degli ultimi venti anni su una umanità intera, nove milioni di persone >oggi in Italia, un mondo dotato di un suo sapere, di una sua cultura. >Del tutto estranei alla cultura dello spettacolo, non vi è posto per >loro: non compaiono nei film e neppure negli spot. Non ci sono. >E forse qualcosa di ancor più grave è accaduto: la perdita >dellorgoglio e della dignità operaia. Spesso chi è operaio >non dice di esserlo perché se ne vergogna. >In questo sprofondare delle coscienze gli invisibili tornano al >centro del giorno della memoria. Luomo più dimenticato è >loperaio. >Per informazioni e prenotazioni >Teatro Officina >Via S. Erlembardo 2 (MM1 Gorla) >tel. 02.2520053 info@teatroofficina.it