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Maurizio Rotaris writes: Elisabetta Pellarin scrive: Le domande che ci poniamo sempre più spesso come operatori sociali che in queste situazioni lavorano da anni sono: ci troviamo di fronte a situazioni demergenza o queste situazioni sono stabili e croniche nel tessuto sociale e urbano ? vale la seconda! Sono sufficienti risposte e risorse che tamponino lemergenza oppure sono necessarie iniziative strutturali fra pubblico e privato e strategie idonee di lungo respiro ? vale la seconda! e dato che non c'è due senza tre, la terza è: Albertini, Maiolo e soci: a casa. E a chi arriva, rimboccarsi le maniche. Cara Elisabetta, comprendo i fermenti pre-elettorali ma se le risposte a queste domande fossero fatte di così semplici slogan potremmo fare a meno di incontrarci per discuterne e aspetteremmo semplicemente i prossimi turni elettorali stando a guardare. caro Maurizio...ti dò ragione! la mia è una esasperazione molto più che preelettorale ( ovvero la nutro da parecchio tempo, da anni ) , con una metafora molto al femminile ( e forse non pienamente comprensibile a chi non abbia fatto l'esperienza ) direi....come le ultime doglie del travaglio di parto prima del liberatorio gran finale e del piccolo nuovo nato. Dolorosissime, sfinenti...ma c'è un obbiettivo, e questo ti dà la forza per continuare. Le risposte sono tutt'altro che semplici: lasciami però essere totalmente delusa dalla progettualità e dalle priorità in tal senso ( il senso sociale ) espresse dall'attuale amministrazione, indignata di fronte ad una miopia colpevole che, personalmente, ho verificato in molte situazioni concrete - protagonista la marginalità - in cui mi sono venuta a trovare negli ultimi anni. Dal 2001 in qua ho imparato un sacco di cose, e, tra queste, che il politico che fa gli interessi della gente, dell'Uomo, è una eccezione rara, altrimenti, gli interessi coltivati e perseguiti calpestando anche l'evidenza e il buon senso, sono quelli della poltrona, dell'entourage, degli amici degli amici. Non faccio parte del Comitato Milano per l'Uomo, ma sono per l'Uomo e per Milano. ciao, buon lavoro e, se la Rete mi consente, un abbraccio elisabetta E non mi riferisco ovviamente solo a quelli della nostra municipalità, ma anche a quelli nazionali, dai quali, per molti versi, le politiche sociali locali dipendono, sia in termini di risorse finanziarie, sia nelle linee di indirizzo. C'è infine da dire che il Comitato Milano per l'Uomo, promotore del Convegno, non ha alcuna pretesa politica, nè vuole rappresentare, difendere o attaccare alcuno schieramento politico. non so, qui mi trovi perplessa: gli schieramenti politici devono rispondere delle loro azioni e delle loro politiche, non trovo disdicevole denunciare i "bachi". Sono per una politica della responsabilità, che dici, sono troppo ...dura? Ciao Maurizio